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Pellegrinaggio Diocesano ad Oropa 2017

Pellegrinaggio Diocesano ad Oropa  sabato 5 agosto 2017

Programma

  • ore 9,00 – 10,00 sacerdoti disponibili per le confessioni
  • ore 10,00 piazzale Basilica nuova: S. Messa presieduta dal Vescovo al termine della Messa: processione verso la Basilica antica per la recita dell’Angelus
  • ore 15,00 Basilica antica: recita del S. Rosario e Benedizione Eucaristica prenotazioni pullman: presso la propria Parrocchia

Pellegrinaggio a piedi

venerdì 4 agosto 2017 ore 23,00 : preghiera presso la Chiesa parrocchiale di Andrate e partenza Per chi necessita del servizio pullman per raggiungere Andrate contattare: Curia diocesana tel. 0125 641138 (dal martedì al venerdì 9.00-12.00) entro il 3 agosto 2017


Pesca Missionaria 2017

DIOCESI DI IVREA – Centro Missionario Diocesano Laboratorio Missionario invitano giovedì 27 aprile 2017 alle ore 16,00 presso il Tempio “Immacolata dei Miracoli” alla celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro Vescovo, Mons. Edoardo Cerrato in occasione della Pesca e Mostra Missionaria Diocesana. La pesca sarà aperta tutti i giorni, domenica compresa dalle 9,30 alle 11,30 dalle 15,30 alle 17,30 fino al 4 GIUGNO Il ricavato dell’iniziativa verrà devoluto a favore della Missione della Congregazione delle Suore della Immacolata Concezione – Julio Moreno Espinosa — Ecuador


QUARESIMA DI FRATERNITA – SPECIALE RISVEGLIO 06 aprile 2017

Notizie (buone) dal Brasile. Il diacono Danilo Grindatto ci aggiorna sul suo lavoro nella regione di Barreiras

Carissimi amici di Catavento, nel ringraziarvi dell’impegno che avete sempre dimostrato in questi vent’anni anni di lavoro missionario e sociale qui nella regione di Barreiras, sono felice di potervi raccontare che che il 2017 è cominciato molto bene. Dopo più di dieci anni di apatia o meglio di disinteresse della popolazione, che pensava e sperava che i politici di turno (a partire dai presidenti Lula e Dilma Roussef) potessero risolvere tutti i problemi esistenti, in questi ultimi mesi devo riconoscere che la popolazione si sta rimboccando le maniche, scendendo in piazza e organizzando manifestazioni di protesta a tutela dei propri diritti. Negli ultimi 14 anni, con la presidenza in mano al Partito dei Lavoratori, il Brasile é migliorato molto: in special modo con le politiche di diritto sociale in alcuni settori chiave (acqua, energia, educazione e terra), grandi conquiste sociali sono state raggiunte a beneficio di tutti i poveri, che sono la maggioranza e che hanno finalmente avuto una voce e una presenza politica in gradi di difendere i loro diritti. Tuttavia, come dice il detto popolare, non tutte le ciambelle escono con il buco, in questa politica di pseudo-benessere si sono infilati anche buchi e spesso buchi molto grandi: la corruzione ha infangato tutte le belle cose guadagnate, gli scandali oramai sono tanto comuni che é strano accendere la televisione e non essere informati dell’arresto o dell’indagine su deputati e senatori…. quando non riceviamo queste informazioni pensiamo subito ad un miracolo: sarà che sono finiti i politici disonesti?

Nel nostro progetto “Terra dos Homens”, le attività non si sono fermate, anzi.. Questo é l’anno in cui tutti i Sindacati dei lavoratori dell’Agricoltura Famigliare rinnovano tramite elezioni la loro direzione sindacale. A Santa Rita il processo elettivo é incominciato a fine anno e alla fine di questo mese di aprile ne vedremo i risultati: personalmente, ho organizzato tutto il processo elettorale che prevede due liste per le votazioni dirette (la prima lista é composta dai giovani che pur senza molta esperienza vogliono novità e sangue nuovo nel sindacato; la seconda é formata dai “conservatori” che avendo esperienza di vari anni di lavoro non vogliono grandi cambiamenti). Quanto a me, finita l’organizzazione del processo elettorale mi sono messo in disparte per non influenzare la votazione. A Mansidão il sindacato ha pochi anni di vita: qui il processo elettorale inizierà a maggio e anche qui io organizzerò e accompagnerò tutto il processo: sull’esito finale non dovrebbero esserci grandi novità, la direzione attuale dovrebbe essere riconfermata con pochi cambiamenti. A São Desiderio ho solo preparato il processo e i soci hanno poi sviluppato tutta la procedura elettorale.

Il mio lavoro nelle comunità rurali di Mansidão e Santa Rita procede molto bene. A Mansidão abbiamo avuto a inizio anno la visita pastorale del vescovo Don Josafá, il quale é rimasto impressionato dal lavoro svolto in queste comunità. Inoltre, in occasione dei trecento anni del ritrovamento dell’immagine di Nossa Senhora Aparecida, patrona del Brasile, il 2017 é stato promulgato quale anno giubilare Mariano: a fine febbraio abbiamo ricevuto dalla Conferenza Episcopale Brasiliana una replica di questa statua della Vergine, che sta visitando tutte le diocesi e parrocchie del Paese. Proprio giovedì scorso, finito il periodo di permanenza dell’immagine a Mansidão, abbiamo fatto una piccola processione per Santa Rita dove é stata consegnata al parroco Pe Jaivalton. E’ molto bello vedere che – nonostante tutti i problemi che affliggono in questo momento il Brasile (disoccupazione, crisi economica, politica, grandi riforme in sfavore della popolazione più povera) – la gente si fermi per pregare e chiedere grazie alla Madonna, pellegrina per le contrade questa grande nazione. In questo momento vorrei chiedere anch’io una grazia speciale alla Madonna: preghiamo che ci conceda buoni profeti, eccellenti amministratori, fedeli all’impegno di vivere il Vangelo e soprattutto che noi missionari non cadiamo nel peccato di scartare quelle persone che hanno lavorato o lavorano per il bene comune. Con la protezione di Maria Aparecida e la speranza nella risurrezione di Gesù Cristo vi ringrazio e vi abbraccio forte forte, Buona Pasqua, diacono danilo grindatto


QUARESIMA DI FRATERNITA – SPECIALE RISVEGLIO 30 marzo 2017

Cena povera di solidarietà.

CHIVASSO – La storia comincia con un gruppo di amici cresciuto in oratorio: gli anni delle medie e delle superiori trascorsi nell’animazione e nella formazione cristiana. Poi le scelte personali operate da ciascuno: l’università, il lavoro, le famiglie. Anche Maddalena Calia è cresciuta al beato Angelo Carletti prima di intraprendere la professione di infermiera che l’ha portata fino al distretto di Morrumbene, cittadina di estrema periferia in Mozambico. Proprio in questa terra, a metà febbraio, ha fatto il suo passaggio il ciclone Dineo, che ha distrutto molte costruzioni e reso vano il lavoro di anni di presenza di “Medicus Mundi”, l’associazione con cui Maddalena è partita. Allora, quasi naturalmente è scattato in molti il desiderio di un “ritorno alle origini”, con l’organizzazione – sabato 18 marzo – di una cena povera in oratorio, per raccogliere fondi da mandare in Mozambico e per conoscere una realtà distante. A raccontare l’esperienza mozambicana sono stati invitati il medico Carlo Cerini e sua moglie Grethel Gianotti, che appena prima dell’arrivo del tifone hanno fatto rientro in Italia dopo oltre due anni di permanenza nella provincia di Inhanmbane. Sono stati quasi duecento i partecipanti alla cena e il ricavato è stato di 2 mila 500 euro, grazie alla generosità di tutti e alla disponibilità del parroco don Davide Smiderle che ci ha ospitati.


QUARESIMA DI FRATERNITA – SPECIALE RISVEGLIO 23 marzo 2017

Ora di Conversione Don Nanni: “Anche di tipo ambientale e alimentare”

Sono cinque le “azioni rieducative” stimolate dalla Parrocchia de Lídice (dove sono parroco da tre anni) per animare la Quaresima della fraternità 2017. Il tema è: “Bioma del Brasile e difesa della vita”. Il bioma è un’ampia porzione di biosfera, individuata e classificata in base al tipo di vegetazione dominante, che influenza la presenza di tutti gli esseri viventi (vegetali e animali, unicellulari e pluricelllati, anche microscopici), che interagiscono fra loro in quell’area. In un Paese così vasto come il Brasile si identificano sei differenti “bioma”: dal nord al sud sono Amazzonia, Caatinga, Serrado, Mata Atlântica (che é quello in cui è incluso Lidice), Pampa e Pantanal. Diretta è la continuità con la preoccupazione ecologica della Quaresima 2016, il cui tema – “Casa Comune, nostra responsabilità” – riassumeva tutta la carenza socio-ambientale delle grandi e piccole città brasiliane (esemplificata al massimo dalla generalizzata carenze di reti fognarie). Spesso in Brasile il tema scelto per la Quaresima tocca realtà ambientali: “Preserva ciò che è di tutti” era quello del 1979; e poi “Fraternità, terra di Dio e terra degli uomini” (1986); “Fraternità e acqua” (2004); “Fraternità e Amazzonia” (2007); “Fraternità e vita nel pianeta” (2011). Anche Papa Francesco ci stimola a riguardo, nella sua lettera enciclica “Laudato Sii”: “Se i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi, la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore – scrive il Papa al n° 217 -. Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”.

La Quaresima è tradizionalmente tempo di conversione con il digiuno, la carità e la preghiera. Oggi digiuno significa conversione alimentare permanente e carità significa conversione ecologica per “coltivare e proteggere la creazione” (Genesi 2,15) che è il sottotitolo della Quaresima 2017. L’offertorio ecologico domenicale sarà il coronamento di tutte queste azioni perché noi siamo Chiesa, popolo sacerdotale e regale, come disse il Concilio Vaticano II e non siamo una organizzazione ambientalista.

Un primo forte impegno è quello verso la “rieducazione alimentare”. Essa comincia da un uso consapevole dello zucchero, che è la prima droga (ovvero una sostanza piacevole oggi nei suoi effetti immediati, ma che mi fará male per tutta la vita). La necessità di rieducazione alimentare è evidente nella esplosione del fenomeno dell’obesità, che tocca oggi il 50% dei brasiliani adulti e il 30% dei bambini. La follia diseducativa comincia con quasi il 60% dei bimbi con meno di un anno che già bevono bevande gassate a base di zucchero. E le statistiche rivelano che su cinque bimbi sovrappeso, quattro continueranno ad essere obesi per tutta la vita. Per modificare questo quadro, già da tre anni in tutti i suoi incontri la nostra parrocchia non usa bevande artificiali. Per la conversione alimentare facciamo laboratori catechetiche per la scoperta dello zucchero nelle bevande gassose, laboratori per la creazione di succhi naturali, eccetera. La rieducazione alimentare tocca anche l’abuso di sale. Il brasiliano medio é recordman nell’abuso del sale: mediamente ne consuma 12 grammi al giorno, pur sapendo che I’Organizzazione Mondiale della Salute pone il limite di 5 grammi al giorno. Il brasiliano alla domenica per festeggiare sempre usa carne (churrasco) alla brace e la merenda che tutti giorni compra per strada è sempre uno spuntino fortemente salato e fritto. L´insieme di questi disordini alimentari causa una fortissima incidenza di malattie come ipertensione, infarto, paralisi celebrale, diabete tipo 02. Fatti i conti, nell’intero Brasile vi sono 300mila morti all’anno per malattie cardiocircolatorie, più di 200mila per il tabagismo, circa 50mila per incidenti stradali (il 30% dei quali causato dall’uso di alcool), altri 50mila per i danni dell’alcolismo e 50mila per ferite causate da armi di fuoco. Escludendo queste ultime, sono ben 600mila le morti che ogni anno potrebbero essere evitate con una conversione di vita alimentare.

La carità quaresimale può e deve assumere l’aspetto di una “conversione ecologica”: é questa una forma di carità per la generazione presente e per quelle future. A questo scopo stiamo lanciando il progetto “ECO RETE 5R”, simbolizzato da 5 verbi – “Rieducare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Riforestare” – che richiamano altrettante azioni che ciascuno può facilmente porre in atto per recuperare uno stile di vita attento a un corretto uso delle risorse naturali, evitandone lo spreco e la dispersione. Uno dei principali ambiti di impegno è la corretta destinazione dei rifiuti domestici ai fini del loro riciclaggio. La parrocchia vuole rieducare le famiglie cattoliche a partire dai “doveri” che ciascuna può iniziare a realizzare nella propria casa, raccogliendo alcuni generi di rifiuti domestici che – attraverso laboratori proposti nell’ambito del progetto pastorale e di catechesi – vengono recuperati: è così per olio esausto da cucina per fare sapone e detergenti liquidi, per le bottiglie di plastica utilizzate per confezionare scope, per i contenitori del latte e i fogli di carta trasformati in nuovi fogli di uso pastorale. Al riciclaggio inviamo bottiglie di vetro, plastica dura, libri, riviste, alcuni residui elettronici. Stiamo inoltre rimboschendo una area parrocchiale con la piantumazione di 120 nuovi alberi tipici del bioma della Mata Atlantica. L’obiettivo a medio termine è creare una rete di famiglie cattoliche responsabilizzate e attive in prima persona, che in futuro possano sollecitare al Municipio di Rio Claro l’istituzionalizzazione di un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

In tutto ciò, è necessario porre sempre in primo piano la dimensione liturgica del nostro agire: perché noi siamo Chiesa e non organizzazione ambientalista e celebriamo come popolo sacerdotale azioni a favore della creazione che Dio ha posto nelle nostre mani. Il Concilio Vaticano II ci dice che siamo – tutti noi fedeli, sacerdoti e laici – popolo regale, profetico e sacerdotale: “Il sommo ed eterno sacerdote Gesù Cristo, volendo continuare la sua testimonianza e il suo ministero anche attraverso i laici, li vivifica col suo Spirito e incessantemente li spinge ad ogni opera buona e perfetta. Tutte infatti le loro attività, preghiere e iniziative apostoliche, la vita coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiute nello Spirito, e anche le molestie della vita, se sono sopportate con pazienza, diventano offerte spirituali gradite a Dio attraverso Gesù Cristo (cfr. 1 Pt 2,5); nella celebrazione dell’eucaristia sono in tutta pietà presentate al Padre insieme all’oblazione del Corpo del Signore” (Lumem Gentium, n° 34). padre nanni fantini, parroco di Lídice (diocesi di Volta RedondaRio de Janeiro)


QUARESIMA DI FRATERNITA – SPECIALE RISVEGLIO 16 marzo 2017

Quaresima è… immaginare un mondo nuovo

Carissimi amici, discepoli missionari, immaginiamo ci sia un luogo, da qualche parte, in cui sono conservati i nostri fallimenti, dove sono stati archiviati quei tentativi caduti miseramente nel sacco della spazzatura della nostra casa comune; che essi siano stati stoccati per sempre in una discarica dove si trovano relazioni spezzate, progetti non riusciti. Immaginiamo che davvero esistano luoghi come questo e che quest’area ecologica venga visitata da giovani che non si sono rassegnati alla sconfitta e alla disillusione; che questi giovani usando la loro fantasia riescano a riutilizzare quelle vicende, quelle storie e narrazioni e a ricostruire un nuovo modo di vivere questo mondo. Immaginiamo che da questa esperienza rinascano uomini e donne nuovi, capaci di tessere nuove relazioni: più umane, più rispettose, più delicate. Immaginiamo che succeda un miracolo e che quel mondo riceva nuova vita… Che quel mondo possa fare a meno di tanti prodotti considerati indispensabili oggi. Immaginiamo che la vita diventi più sobria, rispetti l’ambiente, non maltratti nessuno. Che i fallimenti patiti vengono riletti in una luce nuova, primaverile, promettente.

Che in quel mondo vi sia perdono e pace. Maggiore rispetto e tenerezza. Immaginiamo ora che in qualcuno che vive tra noi, nel primo mondo, nasca il desiderio di visitare quel mondo che ancora fatica e soffre per portare sollievo e gesti di solidarietà… Presumiamo che per fare questo tipo di passeggiata sia richiesta un po’ di preparazione, la pazienza e la capacità di non giudicare. Supponiamo che per riacquistare lo spirito si debba guardare ai bambini, riscoprire i valori della nostra infanzia, riprendere la propria vita e tirarla su da quel pozzo che offre acqua viva, che disseta e guarisce. Crediamo che ci dobbiamo perdonare e battezzare con lo Spirito di Gesù che dona la nuova nascita. Questo significa rileggere la pagina del Vangelo di Giovanni che ci parla dello scriba e maestro Nicodemo che smette di insegnare e si decide ad andare una sera da Gesù per ascoltarlo più a lungo. Carissimi, i missionari della Diocesi di Ivrea vi augurano buona e santa Quaresima di fraternità.

don matteo somà