QUARESIMA DI FRATERNITA – SPECIALE RISVEGLIO 23 marzo 2017

Ora di Conversione Don Nanni: “Anche di tipo ambientale e alimentare”

Sono cinque le “azioni rieducative” stimolate dalla Parrocchia de Lídice (dove sono parroco da tre anni) per animare la Quaresima della fraternità 2017. Il tema è: “Bioma del Brasile e difesa della vita”. Il bioma è un’ampia porzione di biosfera, individuata e classificata in base al tipo di vegetazione dominante, che influenza la presenza di tutti gli esseri viventi (vegetali e animali, unicellulari e pluricelllati, anche microscopici), che interagiscono fra loro in quell’area. In un Paese così vasto come il Brasile si identificano sei differenti “bioma”: dal nord al sud sono Amazzonia, Caatinga, Serrado, Mata Atlântica (che é quello in cui è incluso Lidice), Pampa e Pantanal. Diretta è la continuità con la preoccupazione ecologica della Quaresima 2016, il cui tema – “Casa Comune, nostra responsabilità” – riassumeva tutta la carenza socio-ambientale delle grandi e piccole città brasiliane (esemplificata al massimo dalla generalizzata carenze di reti fognarie). Spesso in Brasile il tema scelto per la Quaresima tocca realtà ambientali: “Preserva ciò che è di tutti” era quello del 1979; e poi “Fraternità, terra di Dio e terra degli uomini” (1986); “Fraternità e acqua” (2004); “Fraternità e Amazzonia” (2007); “Fraternità e vita nel pianeta” (2011). Anche Papa Francesco ci stimola a riguardo, nella sua lettera enciclica “Laudato Sii”: “Se i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi, la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore – scrive il Papa al n° 217 -. Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana”.

La Quaresima è tradizionalmente tempo di conversione con il digiuno, la carità e la preghiera. Oggi digiuno significa conversione alimentare permanente e carità significa conversione ecologica per “coltivare e proteggere la creazione” (Genesi 2,15) che è il sottotitolo della Quaresima 2017. L’offertorio ecologico domenicale sarà il coronamento di tutte queste azioni perché noi siamo Chiesa, popolo sacerdotale e regale, come disse il Concilio Vaticano II e non siamo una organizzazione ambientalista.

Un primo forte impegno è quello verso la “rieducazione alimentare”. Essa comincia da un uso consapevole dello zucchero, che è la prima droga (ovvero una sostanza piacevole oggi nei suoi effetti immediati, ma che mi fará male per tutta la vita). La necessità di rieducazione alimentare è evidente nella esplosione del fenomeno dell’obesità, che tocca oggi il 50% dei brasiliani adulti e il 30% dei bambini. La follia diseducativa comincia con quasi il 60% dei bimbi con meno di un anno che già bevono bevande gassate a base di zucchero. E le statistiche rivelano che su cinque bimbi sovrappeso, quattro continueranno ad essere obesi per tutta la vita. Per modificare questo quadro, già da tre anni in tutti i suoi incontri la nostra parrocchia non usa bevande artificiali. Per la conversione alimentare facciamo laboratori catechetiche per la scoperta dello zucchero nelle bevande gassose, laboratori per la creazione di succhi naturali, eccetera. La rieducazione alimentare tocca anche l’abuso di sale. Il brasiliano medio é recordman nell’abuso del sale: mediamente ne consuma 12 grammi al giorno, pur sapendo che I’Organizzazione Mondiale della Salute pone il limite di 5 grammi al giorno. Il brasiliano alla domenica per festeggiare sempre usa carne (churrasco) alla brace e la merenda che tutti giorni compra per strada è sempre uno spuntino fortemente salato e fritto. L´insieme di questi disordini alimentari causa una fortissima incidenza di malattie come ipertensione, infarto, paralisi celebrale, diabete tipo 02. Fatti i conti, nell’intero Brasile vi sono 300mila morti all’anno per malattie cardiocircolatorie, più di 200mila per il tabagismo, circa 50mila per incidenti stradali (il 30% dei quali causato dall’uso di alcool), altri 50mila per i danni dell’alcolismo e 50mila per ferite causate da armi di fuoco. Escludendo queste ultime, sono ben 600mila le morti che ogni anno potrebbero essere evitate con una conversione di vita alimentare.

La carità quaresimale può e deve assumere l’aspetto di una “conversione ecologica”: é questa una forma di carità per la generazione presente e per quelle future. A questo scopo stiamo lanciando il progetto “ECO RETE 5R”, simbolizzato da 5 verbi – “Rieducare, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, Riforestare” – che richiamano altrettante azioni che ciascuno può facilmente porre in atto per recuperare uno stile di vita attento a un corretto uso delle risorse naturali, evitandone lo spreco e la dispersione. Uno dei principali ambiti di impegno è la corretta destinazione dei rifiuti domestici ai fini del loro riciclaggio. La parrocchia vuole rieducare le famiglie cattoliche a partire dai “doveri” che ciascuna può iniziare a realizzare nella propria casa, raccogliendo alcuni generi di rifiuti domestici che – attraverso laboratori proposti nell’ambito del progetto pastorale e di catechesi – vengono recuperati: è così per olio esausto da cucina per fare sapone e detergenti liquidi, per le bottiglie di plastica utilizzate per confezionare scope, per i contenitori del latte e i fogli di carta trasformati in nuovi fogli di uso pastorale. Al riciclaggio inviamo bottiglie di vetro, plastica dura, libri, riviste, alcuni residui elettronici. Stiamo inoltre rimboschendo una area parrocchiale con la piantumazione di 120 nuovi alberi tipici del bioma della Mata Atlantica. L’obiettivo a medio termine è creare una rete di famiglie cattoliche responsabilizzate e attive in prima persona, che in futuro possano sollecitare al Municipio di Rio Claro l’istituzionalizzazione di un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

In tutto ciò, è necessario porre sempre in primo piano la dimensione liturgica del nostro agire: perché noi siamo Chiesa e non organizzazione ambientalista e celebriamo come popolo sacerdotale azioni a favore della creazione che Dio ha posto nelle nostre mani. Il Concilio Vaticano II ci dice che siamo – tutti noi fedeli, sacerdoti e laici – popolo regale, profetico e sacerdotale: “Il sommo ed eterno sacerdote Gesù Cristo, volendo continuare la sua testimonianza e il suo ministero anche attraverso i laici, li vivifica col suo Spirito e incessantemente li spinge ad ogni opera buona e perfetta. Tutte infatti le loro attività, preghiere e iniziative apostoliche, la vita coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiute nello Spirito, e anche le molestie della vita, se sono sopportate con pazienza, diventano offerte spirituali gradite a Dio attraverso Gesù Cristo (cfr. 1 Pt 2,5); nella celebrazione dell’eucaristia sono in tutta pietà presentate al Padre insieme all’oblazione del Corpo del Signore” (Lumem Gentium, n° 34). padre nanni fantini, parroco di Lídice (diocesi di Volta RedondaRio de Janeiro)