Omelia al Santuario della Madonnina Verolengo, 9 Settembre 2024

09-09-2024

Carissimi Fratelli e Sorelle, Sia lodato Gesù Cristo!

  1. È stato un momento molto bello quello in cui qui, al Santuario, ho iniziato con voi, quest’anno, la Novena per la festa della Natività di Maria che oggi vogliamo rivivere in questa Messa votiva salutandola “Aurora della Redenzione”, primo bagliore del sole che sorge e porta il nuovo giorno, il tempo nuovo della salvezza, come canta la S. Liturgia: “Da te è nato il Sole di giustizia, Cristo nostro Dio”… Maria – dice il Prefazio del Santuario di “Porta Paradisi” della mia città natale – “è la Vergine Madre raffigurata nella porta del Tempio volta a oriente, da cui entra il Signore; la Vergine umile e obbediente che riapre la porta del paradiso chiusa dalla disobbedienza di Eva; la Vergine orante, che intercede per noi peccatori, perché ritorniamo al suo Figlio, fonte perenne di grazie, e definitivo approdo della nostra riconciliazione”.

Facendo eco ai testi ricchissimi della S. Liturgia, la fede del popolo cristiano le canta, con semplicità: “Dell’aurora Tu sorgi più bella, coi tuoi raggi fai lieta la terra”: è la lode popolare che l’8 settembre di dodici anni fa ho scelto come canto al termine della Messa della mia Ordinazione episcopale, nella chiesa romana della Vallicella, dedicata alla Natività di Maria.

Dell’Aurora Tu sorgi più bella! La festa della Nascita di Maria è giunta a noi dall’Oriente cristiano dove l’Anno liturgico – che noi iniziamo la I domenica di Avvento – inizia il 1° settembre quando la Chiesa si fa voce di tutto il creato nel lodare Dio Creatore e nel ringraziare il Redentore che ha rinnovato l’uomo e l’intera creazione. Così la prima grande festa dell’Anno Liturgico nella Chiesa d’Oriente è la Natività di Maria, e la Chiesa contempla l’inizio della redenzione in Lei, la Παναγία-Tutta Santa, Immacolata fin dal grembo di sua madre, in previsione dei meriti di Nostro Signore Gesù Cristo che da Lei sarebbe nato.

  1. Concedi, Signore, ai tuoi servi – abbiamo pregato poco fa – il dono della grazia celeste… La festa della nascita di Maria accresca in noi la pace”.

Questa grazia in particolare chiediamo oggi a Maria che sorge più bella dell’aurora: la grazia della pace; e lo facciamo rinnovando la consapevolezza che la pace, nella vita dei singoli, della società e anche della Chiesa, viene da Dio; noi siamo chiamati ad accogliere il Suo dono per diventare davvero “operatori di pace”, al dì là dei discorsi e delle proclamazioni! Lo diventiamo, infatti, nella misura in cui accogliamo il dono di Dio e ci lasciamo conformare a Cristo Gesù nel cammino di fede, di speranza e di carità che anche Maria ha compiuto… Guardandola, infatti, vediamo che è Cristo suo Figlio Colui che in Lei risplende. In Lei tutto è relativo a Cristo, tutto ci parla di Lui e ci orienta a Lui!

La celebrazione odierna – diceva l’antico Padre s. Andrea di Creta – onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è l’incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce e cresce per essere la Madre del Re dei secoli. Questo, infatti, è il giorno in cui il Creatore dell’universo ha costruito il suo tempio, il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del CreatoreL’ombra della notte si ritira all’appressarsi della luce del giorno… La presente festa è come una pietra di confine fra il Nuovo e l’Antico Testamento”.

La nascita di Maria, carissimi, è l’ultimo tassello di quella lunga storia che attraverso i secoli prepara l’Incarnazione del Figlio di Dio, mediante la quale l’uomo è ricondotto a Dio e innalzato alla dignità di figlio Suo: “Cristo è tuo fratello, – scrive s. Bernardo –, è carne tua, in tutto provato meno che nel peccato, per essere misericordioso verso di te. Questo fratello te lo ha dato Maria” (serm L’acquedotto).

 

  1. Carissimi Fratelli e Sorelle, siamo nell’Anno della preghiera che ci prepara ad entrare nell’Anno Santo del Giubileo: “Vi chiedo di intensificare la preghiera per prepararci a vivere bene questo evento di grazia” ci ha chiesto il Santo Padre Francesco. La vostra Parrocchia lo vive come Anno Eucaristico, iniziato qui in Santuario nel primo giorno delle Novena: considero questa vostra bellissima iniziativa – già lo dissi nella S. Messa di quel giorno – come una proposta per tutta la diocesi.

La Vergine Santa, aurora della redenzione, splendente come la luna che riceve la sua luce dal sole, ci accompagna nel cammino di cui tutta la Chiesa ha urgenza per rispondere alla sua prima e fondamentale missione: annunciare Gesù Cristo e condurre a Lui ogni essere umano.

Sia lodato Gesù Cristo!