Omelia nella festa della Visitazione Santuario di N. S. Regina del Monte Stella, 31 Maggio 2021

31-05-2021

Sia lodato Gesù Cristo!

  1. Siamo saliti anche quest’anno, carissimi Fratelli e Sorelle, sul Monte Stella per chiedere a Maria, n suo Santuario, la grazia più importante: quella di rinnovare la nostra adesione a Cristo vivendo gli impegni del Battesimo che ci ha fatto cristiani.

In questa festa della Visitazione, estesa da papa Urbano VI a tutta la Chiesa latina per chiedere all’intercessione di Maria la pace e l’unità dei cristiani divisi dal doloroso scisma di Occidente, chiediamo alla Vergine Santa di donarci il desiderio e l’impegno di un profondo rinnovamento della comunione all’interno delle nostre comunità cristiane e nella comunità diocesana in cui è presente la Chiesa “Una, Santa, Cattolica ed Apostolica” che proclamiamo nel Credo.

L’Apostolo, poco fa, ci ha proposto passi concreti su questo cammino di autentico rinnovamento: “Fratelli –ci ha detto– la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Siate ferventi nello spirito, lieti nella speranza, costanti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile”.

Mentre rinnovo oggi, insieme a voi, l’affidamento e la consacrazione della diocesi al Cuore Immacolato di Maria, con immensa fiducia nel suo amore di Madre, risuona anche la Parola di Dio pronunciata dal Profeta, sei secoli prima della nascita di Cristo, per il piccolo resto rimasto fedele in un popolo che aveva abbandonato il Signore: “Gioisci, figlia di Sion! Non temere, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è salvatore potente. Ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa”.

Questa Parola il Signore rivolge oggi a noi nella situazione attuale, preoccupante per tanti aspetti della vita della società, e anche della Chiesa… Nello sconforto che serpeggia e stende un velo di tristezza su giovani e adulti della nostra invecchiata società, questa Parola ci ricorda che “lasciarsi cadere le braccia” è il frutto dell’aver abbandonato il Signore per adorare gli idoli… Per la nostra società e, in essa, per i figli della Chiesa, spesso dimentichi anch’essi che la Legge del Signore non è un “cappio” ma la fonte della vera sapienza, la svolta indispensabile sta nel ritornare a Dio con il cuore e la mente, riaffermando che il fine della vita è conoscerLo, amarLo e servirLo su questa terra per godere eternamente la beatitudine della Casa del Cielo!

Gesù Cristo – Dominus Jesus – è l’unico Salvatore e cantarGli: “Tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo», è affermare l’impostazione vera della vita: non a parole, ma mettendo concretamente Lui al centro di tutta la nostra  esistenza, facendo di Lui il punto di riferimento del pensare e dell’agire, delle scelte e delle prospettive, “Ti rinnoverà con il suo amore”, ti renderà capace di affrontare la vita non “a modo tuo”, poiché non è un Dio “a modo nostro”, ma la Via, la Verità e la Vita, e credere in Lui non è “una marcia in più”, come qualcuno pensa, ma l’unica possibile per realizzare davvero noi stessi, per essere felici davvero, sperimentando quella gioia e quella pace che solo Lui dona e che rendono bella la vita anche nel dolore e nella fatica! Ad una condizione però: che lo seguiamo non emotivamente, ma nella concretezza delle scelte e dei comportamenti con i quali conformiamo a Lui la nostra vita!

  1. È Lui che Maria non soltanto ci indica, ma ci porta, come lo portò ad Ain Karin facendo esultare Elisabetta e Giovanni il Precursore.

Noi, carissimi Fratelli e Sorelle, Le ripetiamo: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo”. E con queste parole rinnoviamo l’atto di affidamento della nostra Diocesi, compiuto solennemente all’inizio del mio servizio a Ivrea e incessantemente rinnovato in tante occasioni.

Torniamo a dirLe, questa sera: Salve Regina, vita, dolcezza, speranza nostra! Volgi su di noi i tuoi occhi di Madre! Umile e alta più che creatura, mostrandoci l’amore di cui è colmo il Tuo Cuore conduci tutti noi al Cuore di Cristo Tuo Figlio, e sostienici nell’impegno di conformarci a Lui, di essere davvero “Figli nel Figlio”.

Con Te noi Gli diciamo: “Lode a te, o Cristo”!

Sia lodato Gesù Cristo!