Omelia nel Natale del Signore 2021

25-12-2021

Sia lodato Gesù Cristo!

 Buon Natale! Davvero di cuore, Buon Natale, carissimo Fratelli e Sorelle!

Questa notte, prima della S. Messa, è risuonato il testo della Calenda del 25 dicembre: 1 testo ricchissimo che sinteticamente ci dice l’essenziale di ciò che celebriamo e che le letture della Parola di Dio ci hanno annunciato:

Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua venuta, essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo”.

Dio eterno fatto uomo!

Siamo davanti ad un immenso mistero: le altezze si abbassano, le bassezze si innalzano … È il grande movimento che costituisce il cristianesimo: un fatto, un avvenimento, opera di Dio, che svela la differenza del cristianesimo rispetto ad ogni altra religione: queste  nascono dal cuore dell’uomo che cerca Dio; nel cristianesimo è Dio che viene in cerca dell’uomo per un amore – inspiegabile, come ogni vero amore – che lo conduce fino a svuotarsi della Sua gloria nella Persona del Figlio eterno, a farsi piccolo, ad entrare nel grembo di una donna, Egli che cieli e terra non possono contenere; a giacere in una mangiatoia, avvolto in panni, Lui che è il Signore dell’universo; ad assumere e condividere la natura della Sua creatura, Lui che è il Creatore di tutto ciò che esiste.

Dio si fa piccolo e, da questo farsi piccolo di Dio, l’uomo è fatto grande: diventa partecipe della vita di Dio e benedice il Signore nella gioia del Natale, adora e loda Dio che si rivela nell’infinita ricchezza del suo essere un solo Dio in tre Persone e si dona in un amore di condiscendenza impensabile da mente umana!

Il cristianesimo è questo movimento! Il cielo scende e tocca la terra; alla terra è dato di alzarsi e di toccare il cielo! 

E noi siamo qui a implorare la grazia che in noi il cuore sia nuovo e la novità del cuore renda nuova la nostra vita. 

Ne abbiamo un immenso bisogno, sempre, in tutte le epoche, ma ne sentiamo l’urgenza specialmente in questi nostri tempi bui: bui, più che per i problemi creati dall’epidemia, per la realtà di vuoto e di confusione che l’epidemia ha solo scoperchiato!  

La luce di cui abbiamo bisogno è quella che nasce dal fatto che il Signore è vicino: così vicino da renderci possibile “essere in lui”, condividere la Sua vita mentre Egli condivide la nostra…  La gioia che Egli ci offre è la Sua: «La mia gioia io do a voi, non quella che dà il mondo» ci dice: l’unica che permette di affrontare ogni cosa in modo diverso rispetto a chi non la possiede. 

E allora, consapevoli della nostra povertà, ma del Dono che ci è fatto, con la semplicità dei bambini a cui è aperto il Regno dei cieli, noi ci rivolgiamo a Lui, Uomo-Dio, vero Dio e vero Uomo, nostro Salvatore:

Sei sceso per noi dalle altezze e ti sei fatto realmente Uomo. Hai vissuto la nostra vita e ne hai condiviso fatiche e dolore, gioie e speranze. Risorto da morte e salito al Cielo, sei rimasto con noi: non il ricordo di una straordinaria avventura accaduta secoli fa, ma Tu presente, qui, oggi, misteriosamente ma realmente. 

Ci offri la possibilità di vivere ogni istante con Te e in Te, e tutto ha un gusto nuovo, perché Tu sei il senso di tutto, la pace che il nostro cuore inquieto desidera. 

In qs festa d tua Nascita nella grotta di Betlemme noi Ti adoriamo, Signore Gesù, unico Salvatore, e ti preghiamo di custodirci nella comunione dei tralci con la vite.

Glielo diciamo anche con le parole di Giovanni Papini che in Cristo trovò il senso della sua vita:

“Abbiamo bisogno di te, di te solo.

Tu solo conosci il bisogno che c’è di te, in questo mondo, in quest’ora del mondo.

Gesù, tutti hanno bisogno di te, anche quelli che non lo sanno. E quelli che non lo sanno, assai più di quelli che sanno.

L’affamato si immagina di cercare il pane e ha fame di te.

L’assetato crede di volere l’acqua e ha sete di te.

Il malato s’illude di cercare la salute e il suo male è l’assenza di te.

Tu sai quanto sia grande per me e per tutti noi il bisogno del tuo sguardo e della tua parola. Tu che fosti tormentato per amore nostro ed ora ci tormenti con tutta la potenza del tuo implacabile amore”.

Buon Natale, Amici!  Buon Natale, Fratelli e Sorelle!

Sia lodato Gesù Cristo!