Carissimi catechisti,
abbiamo pensato di scrivervi non potendoci incontrare, sebbene spiritualmente si continui ad essere uniti nelle nostre case e nelle nostre Parrocchie, virtualmente ogni giorno sui social.
All’improvviso la nostra vita con il catechismo, le attività pastorali, la famiglia, il lavoro si è fermata, lasciandoci un senso di impotenza e di preoccupazione per l’incertezza del futuro. Fermandoci, tuttavia, riflettiamo sull’essenziale della nostra vita, Gesù Cristo, sull’importanza delle nostre relazioni umane, degli affetti, delle amicizie, ma soprattutto sul valore fondamentale di Dio e della sua presenza nella nostra esistenza. Una realtà, una presenza quella di Cristo così incommensurabile da essere il centro della catechesi, della nostra stessa vita, perché il nucleo della Rivelazione e della salvezza e quindi significato profondo, unicamente autentico della nostra vita.
In questi anni abbiamo cercato di far scoprire ai bambini e ai ragazzi come la vita sia un dono di Dio e come possiamo cogliere l’impronta del Creatore nella bellezza e nell’ordine del Creato. Abbiamo insegnato come Gesù Cristo sia il Figlio di Dio venuto sulla Terra per rivelarci il volto del Padre e salvarci dal male, da ogni male. Abbiamo così trasmesso l’immenso valore della fede, di quella luce immensa che ti riempie il cuore quando incontri il Signore nell’Eucaristia, di quanto Lui ricolmi ogni giorno la nostra vita di significato, conducendoci a compiere il bene sempre, ad amare tutti anche quando sembra difficile, per lasciare un segno del nostro passaggio, un raggio del suo amore. Ora Gesù Cristo ci dice che non siamo soli, che Lui ci è accanto in questo momento, non soltanto realmente presente nel tabernacolo, nella presenza infinitamente grande dell’Eucaristia, ma che ci è accanto anche nelle nostre case, quando preghiamo o amiamo, negli ospedali attraverso l’opera di quei medici e di tutti coloro, infermieri e volontari, che con Lui stanno cercando di salvare tanti malati, perché Dio agisce attraverso di noi quando compiamo il bene.
Cristo è accanto a noi, ora, nelle nostre case, come sempre, e ci aiuta con il suo Spirito ad essere uniti anche se distanti, perché è Lui che ci unisce per essere una cosa sola nel suo amore.
L’invito che rivolgiamo a voi catechiste e alle famiglie del catechismo è di pregare con noi, accendendo ogni giorno un cero nelle vostre case, pregando con i vostri Sacerdoti, che continuano a celebrare la Messa per voi, tutti insieme, uniti in Cristo, per proseguire il cammino di crescita nella fede. Una preghiera con il cuore, perché il contagio si arresti, i malati guariscano e tutto torni alla normalità, una preghiera perché la salvezza di Cristo raggiunga, converta e salvi ogni uomo sulla Terra.
Il nostro messaggio per dirvi che la Chiesa con il vostro Vescovo, i vostri Sacerdoti è con voi e soprattutto il Signore Gesù Cristo è presente accanto a ciascuno di noi per salvarci, nella certezza di quanto ci dicono i bambini attraverso i loro disegni che “Tutto andrà bene”, perché il Signore opera nella storia del mondo.
L’Ufficio Catechistico Diocesano – Responsabile Don Valerio D’Amico