Asterischi – 1 agosto 2019

“Io non c’ero qui, dieci anni fa, a fare festa con voi a Papa Benedetto che visitava Romano Canavese – ho detto al termine della S. Messa presieduta dal cardinal Tarcisio Bertone – ma la vostra festa di oggi e la commozione che leggo negli occhi di tanti, mi fa ricuperare quel momento che non mi è stato dato di vivere con voi, e lo faccio oggi in modo speciale, nel giorno in cui, sette anni fa, Papa Benedetto mi nominava vescovo e mi inviava a questa Diocesi”.
Mi sono preparato a rivivere quel memorabile avvenimento rileggendo il discorso che il Santo Padre fece all’Angelus, sul sagrato della chiesa Parrocchiale, e a tutti i diocesani, non solo ai Romanesi, ne ripropongo l’essenziale, pienamente convinto che è su questa strada che occorre camminare:
“I valori fondamentali della famiglia e del rispetto della vita umana, la sensibilità per la giustizia sociale, la capacità di affrontare la fatica e il sacrificio, il forte legame con la fede cristiana attraverso la vita parrocchiale e specialmente la partecipazione alla Santa Messa, sono stati lungo i secoli la vostra vera forza. Saranno questi stessi valori a permettere alle generazioni di oggi di costruire con speranza il proprio futuro, dando vita a una società veramente solidale e fraterna, dove tutti i vari ambiti, le istituzioni e l’economia siano permeati di spirito evangelico. Cari amici, non scoraggiatevi! In modo speciale mi rivolgo ai giovani, ai quali occorre pensare in prospettiva educativa. Qui, come dappertutto, bisogna domandarsi, cari giovani, quale tipo di cultura vi viene proposta; quali esempi e modelli vi vengono raccomandati, e valutare se siano tali da incoraggiarvi a seguire le vie del Vangelo e della libertà autentica. La gioventù è piena di risorse, ma va aiutata a vincere la tentazione di vie facili e illusorie, per trovare la strada della vita vera e piena”.

+ Edoardo, Vescovo