Egregio Signor Sindaco, dottor Chiantore, La ringrazio per le Sue parole e la Sua accoglienza. Insieme a Lei ringrazio tutte le autorità civili e militari che in questa occasione, e attraverso di Lei, mi dànno il loro benvenuto.
Ci è affidata una responsabilità grande, che accogliamo con entusiasmo e profonda consapevolezza.
Dal canto mio assicuro il mio supporto e la mia vicinanza in tutto ciò che come Chiesa di Ivrea potremmo compiere, anzitutto per proteggere la popolazione che ci è affidata da ogni male e da ogni sentiero che impedisca soprattutto ai più deboli e ai più giovani di vivere in pienezza la loro vita.
Inoltre tenga pure in conto il nostro contributo laddove insieme potremo unire forze e carismi per emancipare l’uomo da ogni dipendenza che mini il diritto di tutti ad essere liberi e ricchi di speranza per il futuro.
Il tempo in cui viviamo ci condiziona a tal punto da impedirci, spesso senza accorgercene, di fidarci gli uni degli altri, di ricordare che la vita è un dono, e che abbiamo bisogno di relazioni sempre, anche quando si fanno difficili. Così come Chiesa d’Ivrea potremo fare “del nostro meglio” per testimoniare che la comunità è una necessità e non un peso, e che dietro ogni sofferenza si scorge la possibilità di un riscatto e di una vita nuova.
Chiedo fin da ora la benedizione del Signore su tutti voi che amministrate e custodite questa porzione di terra che ci è affidata.
Cordialmente La saluto e Le porgo i miei più sentiti ringraziamenti.