Messaggio alla Diocesi di Ivrea in occasione dell’annuncio della nomina a Vescovo di Biella del Rev.do Roberto Farinella

Al Clero, ai Religiosi e ai Laici della Chiesa che è in Ivrea

Ivrea, 27 luglio 2018

Carissimi Fratelli e Sorelle,

l’esperienza che sei anni fa, proprio in questi giorni di fine luglio, feci io stesso quando il Nunzio Apostolico mi chiamò per comunicarmi che il Santo Padre Benedetto XVI mi nominava vescovo di Ivrea, mi permette di comprendere che cosa passa, in questo momento, nel cuore e nella mente del nostro carissimo don Roberto Farinella, chiamato a reggere come vescovo la Chiesa che è in Biella.

La sua comprensibile apprensione, che ben conosco per averla provata, e il pensiero che la sua partenza, sia pure per un luogo a noi vicino, apre un solco di nostalgia negli affetti di tante persone e nella vita stessa della nostra Diocesi, nulla tolgono alla gioia che provo e alla riconoscenza a Dio per aver chiamato un nostro degnissimo sacerdote a diventare Successore degli Apostoli.

Alla Chiesa che è in Biella porgo le mie fraterne felicitazioni: la porto in cuore perché è la Chiesa in cui sono diventato prete, incardinato in diocesi come oratoriano; per tanti anni in essa ho svolto il ministero e ho lì tanti amici, oltre che i miei confratelli della Congregazione dell’Oratorio, fiorente e operosa.

Se, alla luce di questi motivi che mi rendono cara la diocesi biellese, a qualcuno venisse in mente di chiedersi se io c’entro qualcosa in questa nomina, in tutta sincerità posso dire che non c’entro assolutamente nulla. Pur convinto che donare non è perdere, se fosse dipeso da me non mi sarei privato di un validissimo prete per il servizio diocesano; e mai, comunque, mi sarei permesso anche solo di vagheggiarne la destinazione… Come per me a Ivrea, così è avvenuto per don Roberto a Biella. Sorprese di Dio! Attraverso la Sua Chiesa è Lui che ci manda dove ci chiama ad essere fedeli e a servire.

Pochi giorni fa, in occasione del passaggio di testimone tra don Roberto e don Davide nel rettorato del Seminario, al nostro settimanale ho affidato – ben lontano dal pensiero di dover nuovamente scrivere, così presto, su di lui – l’espressione di tutto l’affetto, la stima, la riconoscenza per il servizio svolto da don Roberto nella cura dei giovani seminaristi, oltre che nei tanti ambiti in cui i Vescovi di Ivrea lo hanno chiamato a servire.

Gli rinnovo in questo momento, con profonda commozione e fraterna comunione, i sentimenti che egli conosce.

L’autenticità della sua vita sacerdotale, la bontà e l’umiltà sincera, la cura pastorale esercitata con zelo pari alla convinzione, la fedeltà a Cristo e alla Chiesa da lui vissuti in questi anni a Ivrea diventano ora, nel disegno della divina Provvidenza sulla sua vita, dono prezioso alla Chiesa che è in Biella.

Eccellenza Reverendissima, carissimo don Roberto,

l’abbraccio che Le do, colmo di affetto, non è solo personale; è quello del Vescovo di Ivrea, e porta in sé anche quello di tutta la diocesi.

Buon cammino nella terra biellese, sotto lo sguardo di Maria Ss.ma Regina del Monte di Oropa, da noi venerata a Ivrea come Madonna del Monte Stella.

Quest’anno, il 4 agosto, quando saliremo ad Oropa per il pellegrinaggio annuale della diocesi eporediese, avremo la gioia di avere con noi anche il Vescovo eletto di Biella: rinnovando il nostro affidamento a Maria affideremo anche Lei, Eccellenza, alla Madre SS.ma della Chiesa, sul cui capo nel 2020, ai primordi del Suo Episcopato, una nuova Corona sarà posta, ricorrendo il quarto centenario della prima Coronazione.

Sicuri che continuerà a portarci nel Suo cuore, aperto ora ad accogliere nuovi figli e fratelli, Le assicuriamo che sempre potrà contare sull’amicizia e la preghiera di tutti noi che Le vogliamo davvero bene e Le siamo grati per l’amore e il servizio che ha mostrato nei fatti alla Chiesa che è in Ivrea!

+ Edoardo, vescovo

27-07-2018