Videomessaggio di Natale del vescovo Edoardo

Si avvisa che gli uffici della Curia Vescovile di Ivrea sono chiusi per le festività natalizie da lunedì 23 dicembre fino a lunedì 6 gennaio.
Riapriranno regolarmente con orario 9-12 da martedì 7 gennaio.
Presentiamo in questa pagina il programma delle celebrazioni e degli eventi della Settimana per il Seminario. Per maggiori informazioni: don Davide Rossetto 349.3508753, www.upivrea.it , vocazioni@upivrea.it
Domenica 15 dicembre | nelle PARROCCHIE: Preghiera e colletta per il Seminario |
IVREA – Cattedrale ore 17.30 Vespri. Alle ore 18 S. Messa presieduta dal vescovo Edoardo | |
Martedì 17 dicembre | CHIVASSO – Duomo: ore 17 Adorazione Eucaristica per le Vocazioni. Ore 18.30 S. Messa |
Giovedì 19 dicembre | SAN GIOVANNI C.SE – Chiesa Parrocchiale ore 21 Adorazione Eucaristica per le Vocazioni |
Venerdì 20 dicembre | CERONE (fraz di Strambino) – Oratorio ore 21 Incontro con i giovani e testimonianze sul Seminario |
Sabato 21 dicembre | MONTANARO dalle Suore dell’Annunziata dalle ore 9 alle 13, con il pranzo |
GRUPPO EMMAUS: Primo incontro con il vescovo Edoardo | |
IN-FORMAZIONE: per il seminario e la vita consacrata | |
Ore 11 S. Messa |
Come ogni anno, nella III Domenica di Avvento, la nostra Diocesi celebrerà la Giornata del Seminario, annunciata alle Parrocchie dal Rettore, don Davide Rossetto, incaricato diocesano anche della Pastorale vocazionale, che ha inviato il materiale per la celebrazione e il programma di una settimana di preghiera.
Che cosa deve dire il Vescovo quest’anno, dopo i sette messaggi che negli anni passati ha inviato alla Diocesi per questa circostanza?
Ho pensato di fare “due righe di conti”. Certo, non è il massimo che ci si aspetta, ma serve per continuare a “sognare” – un verbo oggi fin troppo abusato – rimanendo con i piedi per terra.
Un dato.
Nei sette anni del mio ministero nella diocesi di Ivrea ho avuto la grazia di ordinare nove preti per il servizio diocesano: in ordine cronologico: don Giuseppe, don Valerio, don Gianpaolo, don Mario, don Andrea, don Riccardo, don Samuele, don Massimiliano, don Davide; ordinato dal suo vescovo di Mbeya, ma in servizio alla nostra Diocesi, nel cui Seminario si è formato, c’è anche don Geoffrey, da pochi mesi ufficialmente incardinato da noi.
I nuovi preti donati da Dio alla nostra Diocesi in questi ultimi sette anni sono dunque dieci: quattro originari di essa, sei provenienti da altrove; se a questi si aggiungono i tre preti che ho accolto in Diocesi (uno di essi già incardinato qui da noi) e che svolgono un prezioso servizio nelle comunità parrocchiali, il numero dei nuovi Sacerdoti risulta di tredici.
Mi capita di sentir dire, con tono preoccupato: non ci sono più preti… I numeri dicono invece che i preti, anche “nuovi”, ci sono. Certo, ne occorrerebbero di più, ma incominciamo a ringraziare il Signore per quelli che abbiamo: senza sottovalutare, realisticamente, il fatto che, dei tredici, solo quattro sono originari della nostra Diocesi, e nove provengono da altrove.
Un altro dato.
Nei sette anni a cui sto guardando, alcuni giovani della nostra Diocesi sono entrati in Seminario, ma ne sono usciti durante il cammino che hanno condiviso con quelli giunti al Sacerdozio: uno ha maturato la scelta della vita religiosa: lo accompagniamo con la preghiera; altri (sei o sette, nell’arco di questi anni) hanno ritenuto che la loro non fosse la vocazione che comporta il celibato: anche per essi chiediamo a Dio di sostenerli in una scelta che, non meno di quella sacerdotale, esige maturità umana e spirituale.
Oggi nel Seminario diocesano – usciti, per ovvi motivi, i dieci che sono stati ordinati e quelli che hanno pensato ad altre scelte – c’è un solo seminarista, al quale, per questo motivo, dopo i tre anni vissuti nel Seminario diocesano, abbiamo chiesto di proseguire gli studi a Roma, affidato per la formazione al Collegio Capranica, frequentato a suo tempo da non pochi Sacerdoti della nostra Diocesi.
Il Rettore don Davide sta seguendo, nel “Gruppo Emmaus”, alcuni giovani che manifestano sensibilità alla scelta di vita sacerdotale. Mi auguro che questo cammino di discernimento e di formazione ne conduca qualcuno a rispondere generosamente alla eventuale chiamata del Signore.
Noi, carissimi Preti e Laici delle comunità parrocchiali della Diocesi, preghiamo per questo, ma mi sia permesso – una volta ancora – di ricordare a tutti che alla preghiera occorre unire l’impegno.
La formazione dei giovani – quale che sia la chiamata che il Signore rivolge ad ognuno – ha una fase importante nella preparazione specifica e prossima a dire quel “sì” che impegna la vita, ma questa è la fase culminante. La vetta si raggiunge partendo dal basso: dalla formazione integrale, dall’accompagnamento e dal sostegno alla loro crescita umana e cristiana, dal fornire esempi convincenti. E’ su questa base – che alle comunità locali spetta di costruire – che poggia l’ultima fase della preparazione.
† Edoardo, vescovo
Proponiamo un estratto dell’intervento di mons. Cerrato durante il convegno sul Servo di Dio Gino Pistoni tenutosi domenica 24 novembre 2019 presso l’Oratorio San Giuseppe di Ivrea, organizzato dall’Azione Cattolica, nel 75° anniversario della sua morte.
Servo di Dio Gino Pistoni: una vita donata nel nome di Cristo Re
Oggi, domenica 24 novembre, presso l'Oratorio San Giuseppe di Ivrea, si è svolto il convegno per celebrare la figura di Gino Pistoni, il “partigiano disarmato”, membro di Ac divenuto martire suo malgrado nell’estate di 75 anni fa, colpito a morte da una scheggia di bomba. Proponiamo un estratto dell'intervento di mons. Cerrato.
Pubblicato da Il Risveglio Popolare su Domenica 24 novembre 2019
Informiamo tutti i nostri amici e navigatori che, a breve, il sito web della Diocesi di Ivrea sarà raggiungibile all’indirizzo www.diocesivrea.it . Questo cambiamento rientra nell’opera di ammodernamento degli apparati di comunicazione di cui dispone la Diocesi.
In Oratorio San Giuseppe Ivrea
Cattedrale Ivrea
Informazioni: Per segnalare la tua presenza alla giornata e al pranzo informa il tuo parroco entro il 10 novembre 2019.
Val la pena continuare a dire e a scrivere che “Halloween” non è una festa, ma qualcosa di macabro, di avvilente, di deprimente, sconfortante, demoralizzante, sconsolante? Lo abbiamo detto e l’ho detto più volte anch’io in questi anni e non ho motivo di cambiare idea.
Non vale neanche la pena di continuare a ricostruire quale è la sua origine, il suo significato, il suo sviluppo: le ragioni commerciali e quelle che portano non pochi a tentare di divertirsi con questa manifestazione di bruttezza sono estranee alla ragione.
Dunque, basta così. E se in qualche realtà ecclesiale si “celebra”, nella Vigilia dei Santi, questa festa degradante, beh speriamo che, se non la fede, il buon senso e il buon gusto prima o poi si risveglino.
I Santi.
«In essi e con essi contempliamo Colui la cui contemplazione ha riempito la loro vita» diceva il beato Charles de Foucauld; e san Francesco di Sales: «tra il Vangelo e le vite dei santi non passa maggior differenza di quella che passa tra una musica scritta e una musica cantata».
I Santi risplendono ai nostri occhi come testimoni dell’opera che la Grazia di Dio realizza in coloro che si lasciano davvero coinvolgere nella storia dell’Amore misericordioso di Colui che ci ha creati per conoscerlo, amarlo, servirlo in questa vita e goderlo poi eternamente in Paradiso.
Ci ricordano, con la loro diversa personalità e con la loro appartenenza alle più varie epoche e categorie, che al cammino della santità tutti siamo chiamati in virtù del Battesimo da cui siamo nati come figli di Dio; che la salvezza è opera del Signore che sollecita e sostiene la parte che spetta a noi: il riconoscimento dei nostri limiti e dei nostri peccati, il desiderio e la volontà di cambiamento, l’impegno di conversione per aderire a Gesù Cristo che è «la Via, la Verità e la Vita», l’accoglienza del perdono che Dio sempre ci offre chiedendo la decisione di orientare diversamente la nostra libertà. Il vero rapporto con Dio, da cui scaturisce la salvezza per noi, è una relazione, un rapporto di amore che esige la libera volontà di aderire all’Amato.
Buona festa dei Santi!
† Edoardo, vescovo
Giovedì 31 ottobre ci sarà l’ormai tradizionale incontro diocesano dei giovani con il vescovo: LA VEGLIA DEI SANTI che si svolgerà presso la Casa dei Giovani a San Giovanni Canavese (via centrale 2 – Castellamonte).
Ecco il programma:
Giovedì 31 ottobre 2019 si svolgerà la Veglia dei Santi organizzata dall’Ufficio Pastorale Giovanile, Vocazioni e Famiglie. La veglia si terrà presso la Casa dei Giovani a San Giovanni Canavese (via centrale 2- Castellamonte):