Chiamata dei discepoli di Emmaus

Messaggio ai giovani di Azione Cattolica

Ai Carissimi Giovani di Azione Cattolica della Diocesi di Ivrea.

Carissimi,

seguendo la traccia pastorale che il nostro Vescovo Edoardo ha proposto per quest’anno; Eucarestia: convocati alla presenza del Signore. Tema: la Vocazione, come Azione Cattolica Giovani abbiamo prestato attenzione nel Tempo di Pasqua alla Vocazione di Tommaso. In continuità con quanto abbiamo già riflettuto insieme ho pensato di scrivervi un messaggio cuore a cuore per il Tempo Ordinario che è iniziato dopo la solennità di Pentecoste che chiude il Tempo pasquale.

In questo Tempo “feriale”, ma non meno significativo degli altri tempi liturgici della Chiesa, siamo chiamati a vivere uno speciale rapporto con il Signore Gesù: l’Unum Necessarium, l’unica cosa indispensabile. Ci soffermeremo sulla Chiamata dei discepoli di Emmaus i quali riconoscono Gesù nel gesto dello spezzare il Pane. Nel momento in cui lo riconoscono, Gesù, scompare dalla loro vista. Il messaggio è chiaro: d’ora innanzi sarà possibile incontrare il Signore nella Frazione del Pane. La cosa importante e necessaria che possiamo fare è di ridare splendore e vivacità nelle nostre Celebrazioni domenicali, che sono non solo il nostro incontro di comunità, ma la più alta glorificazione a Dio.

Il periodo estivo, che fa parte di questo tempo liturgico, ci offre per la glorificazione a Dio anche, e in modo speciale rispetto ad altri tempi dell’anno un contatto con le meraviglie del Creato, reso più facile dalla stagione così pure il vivere le relazioni più distese con i propri cari diventa motivo di riscoperta del rapporto con Dio, occasione di testimoniare la fede attraverso esperienze nelle quali siamo protagonisti attivi, secondo le sensibilità di ognuno.

Sfogliando la nostra Rivista di A.C. “Segno” ho letto con vivo interesse l’articolo: “Il pianeta che speriamo” scritto dai nostri Vice-presidenti per il Settore Giovani, Michele Tridente e Luisa Alfarano. Già dal titolo dell’articolo si evince il richiamo al tema della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Taranto nel febbraio 2021: Il pianeta che speriamo, in cui i Giovani sono messi in primo piano davanti all’emergenza ambientale che è una delle questioni che maggiormente attrae l’interesse e stimola la loro attività.

La prima sfida posta a noi è quella educativa. La questione ecologica è una questione complessa da approfondire e comprendere nelle sue caratteristiche; occorre pertanto una conoscenza che fornisca le motivazioni a cambiare i propri stili di vita quotidiana. Papa Francesco nell’enciclica Laudato Sì al n. 49 parla di una prospettiva, a mio avviso centrale: “Tutto è connesso” e ci invita ad assumere, di fronte alle problematiche ambientali, all’ecologia integrale, vero e proprio paradigma che tiene insieme nella logica del “Tutto è connesso” la dimensione economica, ambientale, il rapporto con il proprio corpo e le dinamiche sociali e istituzionali. Un vero approccio ecologico dunque è sempre sociale, capace cioè di “integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.(L.S. 49)

A questo proposito mi tornano in mente le parole forti e incisive dell’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI che nel n. 48 afferma: “Il tema dello sviluppo è oggi fortemente collegato anche ai doveri che nascono dal rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale. Questo è donato da Dio e il suo uso rappresenta per noi una responsabilità verso i poveri, i giovani, le generazioni future e l’umanità intera”. La natura è espressione di un disegno di onore e di verità da parte del Dio Creatore e l’uomo ha il dovere di custodirla e coltivarla. “I progetti per uno sviluppo umano e integrale – continua Papa Ratzinger – non possono pertanto ignorare le giovani generazioni, ma devono essere improntati a solidarietà e a giustizia intergenerazionali, tenendo conto di molteplici ambiti: l’ecologico, il giuridico, l’economico, il politico e il culturale. Le questioni legate alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente devono oggi tenere in debita considerazione le problematiche energetiche. L’accaparramento delle risorse energetiche non rinnovabili da parte di alcuni stati, gruppi di potere e imprese costituisce, infatti, un grave impedimento per lo sviluppo dei paesi poveri”.

La sfida educativa ambientale sprona anche a costituire alleanze e possiede pure un significato ecumenico. E’ per questo che noi cristiani siamo in cammino verso la redenzione dell’intera Creazione come ha affermato recentemente il nostro Papa emerito Benedetto XVI al Patriarca Ecumenico Bartolomeo che ha sempre riservato una profonda attenzione per il Creato. Nell’orientamento della Liturgia verso Oriente, vediamo che i cristiani di Oriente e di Occidente, insieme al Signore della Storia, desiderano procedere verso la Salvezza del Creato nella sua interezza. Cristo Crocifisso e Risorto, è al tempo stesso anche il “Sole” che illumina il mondo. Anche la fede è sempre diretta verso la totalità del Creato.

Carissimi, attraverso il Magistero dei due ultimi Pontefici è necessario, come anche ci invita l’articolo citato, ristabilire un dialogo positivo tra generazioni superando l’idea della contrapposizione adulti-giovani e restituendo valore alle relazioni. Agli adulti chiediamo di scommettere sull’impegno dei giovani, sul desiderio di cambiare il mondo. A noi tocca provare ad essere “protagonisti del cambiamento”.

Concludo dicendovi che in questo prossimo periodo estivo attraversato da questa situazione pandemica siamo chiamati tutti a uno sforzo, a un impegno maggiore di salvaguardia del Creato partendo dalla Celebrazione domenicale vivendola con più fervore e con le giuste precauzioni: Cristo celebrato, vissuto e annunciato nella vita e nella Storia. In questa Storia fatta di uomini e di donne ci sono anche i Giovani. Mi viene in mente la parola ebraica Banim proposta per lo scorso Tempo di Avvento che in italiano significa Figli, dalla cui radice ebraica deriva il sostantivo Bonim che significa “Costruttori”. I Giovani sono Figli cioè sono i “Costruttori” del futuro della Storia.

Sentiamoci avvolti dallo sguardo dei nostri Santi Patroni, dalla Madonna Assunta Patrona della Diocesi l’Odegitria e dal nostro caro Gino Pistoni affinchè ci aiutino a vivere con fedeltà, umiltà e grandezza di cuore la nostra missione di A.C.

Buona Estate!

Di gran cuore Vi invio un Abbraccio colmo di Speranza

 Vostro

don Giuseppe