Lettera ai Parrocchiani di Castelrosso

12 febbraio 2020

Carissimi Parrocchiani di Castelrosso,

in vista della Visita Pastorale che in marzo compirò alla vostra Parrocchia, vi scrivo nella vostra qualità di Parrocchiani per presentare la reale situazione che sui giornali ha trovato ampio spazio ma con notizie fornite in modo inadeguato e incompleto. Consapevole che il rispetto delle persone e la dignità dell’ufficio episcopale non consentono al Vescovo gli sfoghi che altri possono permettersi, fino a questo momento ho ritenuto di non parlare; ora prevale il rispetto alla verità che ha, essa pure, i suoi diritti.

1. La vicenda, dolorosa per tutti, non inizia, come si potrebbe dedurre dalle cronache, con l’annuncio del progetto di Oratorio presentato a voi da don Gianpiero Valerio domenica 19 gennaio. Inizia dalla situazione della RSA “La Fraternità” che è opera della Parrocchia e per la quale don Gianpiero stesso fin dal gennaio 2019 aveva richiesto un intervento superiore per dirimere le varie e spinose questioni e dare soluzione a una situazione economica che non è esagerato definire drammatica, come potrò documentare, documenti alla mano, al Consiglio Affari Economici della Parrocchia stessa.

Il Vescovo diocesano, che ha il diritto e il dovere di vigilare sull’amministrazione degli enti parrocchiali con opportuni provvedimenti sia ordinari, sia – se il caso lo richiede – di carattere straordinario, ha cercato con i suoi collaboratori una soluzione in un cammino di discernimento e di dialogo con don Gianpiero.

In questa prospettiva don Luca Meinardi, scelto dal Vescovo a motivo della competenza in questo campo, il 12 agosto 2019 è stato nominato Commissario della RSA. L’atto di nomina è stato preceduto da un annuncio discreto ed assolutamente rispettoso della persona del parroco (cfr. Il Risveglio Popolare dell’8 agosto 2019).

Si è dovuto però ben presto constatare che tale gravoso incarico non poteva essere svolto adeguatamente senza una aperta e fattiva collaborazione da parte del Parroco. Fu perciò necessario che il Commissario avesse la Legale Rappresentanza dell’Ente Parrocchia al fine di poter svolgere la sua funzione.

Il 28 agosto 2019, don Luca Meinardi è stato nominato Amministratore parrocchiale con Legale Rappresentanza della Parrocchia di Castelrosso, mentre a don Gianpiero, nella mutata situazione giuridica della Parrocchia stessa, è stato lasciato il compito di continuare a svolgere il ministero pastorale.

Don Meinardi ha accolto in spirito di obbedienza l’impegnativo incarico, ma, ragionevolmente, ha chiesto che esso non si protraesse a lungo, per non essere costretto a sottrarre troppo tempo ai suoi numerosi impegni di Parroco di San Giorgio, Agliè e Ozegna, oltre che di procuratore della RSA parrocchiale di San Giusto e di Vicario Episcopale per la Pastorale. Nei mesi successivi ha avviato un percorso positivo attuando le misure necessarie a correggere le scelte che in ambito amministrativo si erano rivelate scorrette ed avevano generato la grave situazione debitoria. Tutto è dettagliatamente documentato nelle Relazioni di don Luca valutate ineccepibili dal Vescovo e dai competenti Uffici della Curia diocesana.

In osservanza del consiglio datomi dal competente Dicastero della S. Sede – che cioè si addivenisse presto alla nomina di un Parroco in grado di gestire tutto l’insieme delle opere parrocchiali – lo scorso gennaio 2020 ho chiesto a don Gianpiero se si sentiva in grado, ora che la gestione della RSA è stata riavviata in modo positivo, di assumere nuovamente tutte le funzioni inerenti all’incarico di Parroco. Avendo egli dichiarato, anche di fronte a miei collaboratori, la sua incompetenza, come peraltro già aveva scritto in una sua richiesta di parere presentata all’Ufficio Giuridico della CEI circa la possibilità di scorporare la RSA dall’Ente Parrocchia, ho proposto a don Giampiero, per rendere possibile la nomina di un Parroco idoneo a gestire anche la RSA, di lasciare la Parrocchia di Castelrosso: cosa che egli ha rifiutato. Solo in una lettera successiva dichiarò di sentirsi in grado di assumere nuovamente la gestione della RSA.

Mentre stavo valutando, in tale situazione, che il provvedimento più idoneo a continuare una positiva gestione della RSA fosse la nomina di un nuovo Amministratore parrocchiale che succedesse a don Luca Meinardi e ne continuasse l’opera con le medesime facoltà, confortato, in ciò, anche dal parere del competente Dicastero della S. Sede, ma senza che nulla fosse ancora deciso in tal senso, don Giampiero, pur consapevole che dal 28 agosto 2019 limitati erano gli ambiti della sua azione, ha presentato, senza averne fatta parola con l’Autorità diocesana, il progetto di costruzione del grande Oratorio, senza tenere conto, per di più, che, per l’avvio di progetti parrocchiali comportanti spese onerose (l’istruzione in materia amministrativa della CEI fissa i vari parametri), è necessaria l’autorizzazione dell’Autorità diocesana.

La grande pubblicità mediatica data al progetto ha fatto sì che, anche all’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali, giungessero numerose domande sull’inizio dei lavori e su vari altri dettagli: il che ha costretto ad una precisazione ufficiale pubblicata nel Comunicato del 23 gennaio 2020 in cui la Curia diocesana ricordava gli adempimenti necessari per la realizzazione del progetto. Nel Comunicato la menzione dei provvedimenti canonici che l’Ordinario Diocesano si riservava deve essere interpretata entro il quadro normativo: una menzione che si limita a chiarire il ruolo dell’Ordinario in materia.

Sarebbe stato certamente più prudente, oltre che doveroso da parte di don Gianpiero, presentare pubblicamente il progetto solo dopo aver compiuto tutti i passi richiesti dalla legge canonica e civile per l’approvazione. Il Comunicato ha il valore di opportuno chiarimento, e non equivale ad una condanna senza appello.

Ma questo – ripeto – è solo l’ultima parte della vicenda. Ben più importante è invece la prima, relativa alla RSA, da cui tutto è partito.

2. Considerato ora che l’incarico conferito a don Luca Meinardi si conclude (e dell’oneroso servizio e dei positivi risultati lo ringrazio), essendo necessario che l’impegno amministrativo continui, si è pensato di dare a don Meinardi un successore nella persona di chi, nella Vicaria Chivassese, riveste il ruolo istituzionale di Vicario foraneo.

Vi comunico quindi che, a partire dal 15 febbraio 2020, il M.R. don Davide Smiderle, Vicario foraneo della Vicaria Chivassese, è nominato Amministratore parrocchiale della parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Rocco in Castelrosso, assumendone la Legale Rappresentanza.

Confido, carissimi Parrocchiani di Castelrosso, che sia accolto alla luce dei fatti esposti questo provvedimento, il quale non implica un giudizio negativo sull’impegno pastorale di don Gianpiero, ma è unicamente finalizzato a rendere possibile la continuazione della buona gestione della RSA “La Fraternità”.

Nell’attesa di incontrarvi nei giorni della Visita, vi saluto cordialmente e vi auguro buon cammino.

Ivrea, 12 febbraio 2020

12-02-2020