Author: admindiocesi

Comunicazione della data di ingresso di Mons. Salera

L’Amministratore Apostolico di Ivrea, Mons. Edoardo Cerrato, comunica la data dell’ingresso in diocesi del suo successore, Mons. Daniele Salera

Carissimi Fratelli e Sorelle, carissimi Amici,

ho portato ieri a Roma il primo omaggio della Diocesi a Sua Eccellenza monsignor Daniele Salera ed ho la gioia di trasmettervi il suo saluto.
Il Vescovo eletto farà l’ingresso solenne, entrando così nel pieno possesso del suo ufficio il 15 febbraio 2025. Nei prossimi giorni sarà data comunicazione degli orari e dello svolgimento di questo importante atto canonico. Ora, nell’attesa del suo arrivo, invito la diocesi a continuare la preghiera intensa e filiale per lui.

+ Edoardo, Amministratore Apostolico

Saluto di Mons. Salera alla Diocesi di Ivrea

Ai presbiteri,

ai consacrati e alle consacrate,

ai diaconi permanenti e ai laici

della Diocesi di Ivrea

Ai responsabili delle Istituzioni

civili e militari, presenti e operanti

nei 102 Comuni della Diocesi

 

Carissimi/e,

con grande gioia ho accolto dal Santo Padre Francesco la nomina a Vescovo di Ivrea; fin da ora attendo, con sincero entusiasmo e profonda consolazione, il giorno dell’ingresso in Diocesi.

Sono figlio della amata Diocesi di Roma, cresciuto nel suo territorio. Dalla Chiesa che è in Roma ho ricevuto il dono e la protezione dei sacramenti e della vita fraterna. Debbo molto ai suoi pastori e – insieme – al suo gregge. Essere presbitero e poi vescovo in questa città mi ha insegnato ad ampliare i naturali confini dell’appartenenza, osservando i tanti modi di essere Chiesa e di vivere la comune vocazione battesimale, in obbedienza al Magistero del Santo Padre e in ascolto del sensus fidei fidelium. Tutto ciò mi aiuta a non sentire fin da ora alcuna distanza con la terra eporediese, che vorrò servire come nuovo Vescovo.

Saremo insieme pellegrini nel “tempo propizio” dell’anno giubilare, volendolo vivere non tanto come un evento – pur solenne -, quanto piuttosto come un cammino comunitario che permetta a tutti noi di essere confermati nel primato di Dio sulla terra, sui beni, sulle nostre vite e vocazioni. Attingeremo insieme alla misericordia del Padre che attraverso il Figlio dona a noi lo Spirito al di là di ogni nostra umana aspettativa: “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo” (1Pt 2,4-5). Seguiremo insieme le tracce di tutti quei testimoni che hanno compreso nella loro carne quanto la fede ricevuta non potesse essere intesa esclusivamente come un bene per se stessi, quanto piuttosto come una luce data per “per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte” (Lc 1,79). Al n. 42 dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, papa Francesco ci ricorda che: “non potremo mai rendere gli insegnamenti della Chiesa qualcosa di facilmente comprensibile e felicemente apprezzato da tutti. La fede conserva sempre un aspetto di croce, qualche oscurità che non toglie fermezza alla sua adesione. Vi sono cose che si comprendono e si apprezzano solo a partire da questa adesione che è sorella dell’amore, al di là della chiarezza con cui se ne possano cogliere le ragioni e gli argomenti. Per questo occorre ricordare che ogni insegnamento della dottrina deve situarsi nell’atteggiamento evangelizzatore che risvegli l’adesione del cuore con la vicinanza, l’amore e la testimonianza”. Sperimento da tempo il profondo realismo di queste parole e sono convinto che questa sia la via attualissima e feconda della missione secondo lo stile di prossimità.

Fra qualche giorno sarà Natale e vi scrivo di ritorno da un campo di formazione per giovani capi dell’ A.G.E.S.C.I. Tra di essi vi era una capo di Ivrea che non poteva sapere della mia nomina, guardando a lei ho pensato a tutti i giovani della nostra Diocesi, al futuro della nostra Chiesa, ma anche a coloro che fra di essi avranno bisogno della “Luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9): come si illuminano i loro occhi quando gli si annuncia – anche con il canto che in questi giorni ci ha accompagnato – che il Signore è vicino, assume la nostra natura umana e in Lui tutto è possibile: “perché abbiamo udito le sue parole, perché abbiam veduto vite cambiare, perché abbiamo visto l’amore vincere, sì abbiamo visto l’amore vincere!”.

Ringrazio fin da ora il fratello Vescovo Edoardo Aldo Cerrato, che so mi sarà vicino in questo delicato passaggio di consegne, lo ringrazio per quanto ha seminato in mezzo a voi e perché so mi consegna una “bella” sposa, ricca di storia e di fede. Saluto gli Eminentissimi Cardinali Bertone, Bertello e Miglio, e i vescovi Farinella, Piretto e Debernardi, figli di questa terra, chiedendo loro di pregare per me. Mi affido all’ intercessione dell’Assunta e di san Savino, patrono della Diocesi.

A tutti voi, carissimi fratelli e sorelle, invio la mia benedizione e assicuro la mia preghiera, in attesa di vederci presto e di camminare insieme.

16 dicembre 2024

+ Daniele Salera

Vescovo eletto di Ivrea

 

Saluto di Mons. Cerrato alla Diocesi di Ivrea

Ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Consacrati e ai Laici

della S. Chiesa che è in Ivrea

Ivrea, 16 Dicembre 2024

Carissimi Fratelli e Sorelle,

nel momento in cui diventa ufficiale la notizia della nomina di Sua Eccellenza Monsignor Daniele Salera, finora Vescovo Ausiliare di Roma, a nuovo Pastore di Ivrea, desidero dire grazie: al Signore che ce lo dona, al Santo Padre che lo ha scelto, a lui che ha accolto la chiamata e viene come Successore degli Apostoli in questa Chiesa che amiamo.

Accolgo con voi, pieno di gratitudine, il primo saluto che il nostro nuovo Vescovo ci indirizza e glielo ricambio con fraterno affetto.

Ho pregato per lui prima ancora di conoscere chi fosse e continuo a farlo ora, nell’attesa del suo arrivo, prevedibilmente in febbraio 2025, chiedendo a tutti di unirci nel domandare al Signore di colmarlo dei Suoi doni e di dargli anche la gioia di trovare, lungo tutto il suo cammino, cuori aperti alla vera comunione e capaci di quella sincera amicizia che rende più leggere le fatiche, come ho potuto personalmente sperimentare nell’incontro con tante persone – davvero tante: vicine e lontane dalla Chiesa – che me ne hanno fatto dono, e alle quali, ancora una volta, con tutto il cuore dico grazie.

Nell’attesa dell’ingresso in diocesi del Vescovo eletto, avrò l’occasione di congedarmi da voi nei modi più semplici dell’incontro personale, quelli che ho sempre preferito, ma ci sarà anche il momento dell’ufficialità. Fin d’ora però desidero dirvi che ringrazio il Signore per questi dodici anni vissuti con voi.

Fin dal mio arrivo vi ho salutati – e vi saluto ora, alla partenza – con quel “Sia lodato Gesù Cristo” che riprende l’acclamazione liturgica «Lode a Te, o Cristo» con cui affermiamo la nostra fede nella Sua presenza tra noi, e lo riconosciamo fondamento e centro della nostra vita, come dice san Paolo: «Per me vivere è Cristo»; «Vivo io, non più io, Cristo vive in me», e come la S. Liturgia ci fa pregare: «Ti lodino Signore, le nostre labbra, Ti lodi il nostro cuore, e poiché tuo è tutto ciò che noi siamo, sia tuo tutto ciò che noi viviamo».

Sinceramente vi posso dire che nel mio ministero ho avuto come intento e impegno fondamentale quello di  annunciarvi Gesù Cristo, di favorire l’incontro con Lui, di crescere – come vi scrissi nel primo saluto alla diocesi – nella «“intima amicizia con Gesù da cui tutto dipende”»… «Gesù Cristo diventi sempre più il centro della nostra vita; la nostra esistenza sia trasformata dalla Sua gloria che è la Sua presenza amata ed accolta; che a Ivrea sia da noi vissuta la vita nuova che avrà la sua pienezza nella Casa luminosa e bellissima del Padre. Tutto il resto ha senso solo in questo contesto. Tutto il resto lo vivremo – con l’aiuto di Dio – vivendo questa realtà da cui “tutto dipende”».

L’inizio del mio servizio in Ivrea coincise con l’inizio dell’Anno della fede, indetto da Sua Santità Benedetto XVI per il 50° di inizio del Concilio Vaticano II, il cui autentico insegnamento il Santo Padre ci riproponeva. Sull’intero mio cammino tra voi, preziosa fonte di luce è stata la Lettera Apostolica “Porta fidei”, con le sue chiare indicazioni: «La “porta della fede” che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa, è sempre aperta per noi. È possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma. Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita. Esso inizia con il Battesimo, mediante il quale possiamo chiamare Dio con il nome di Padre, e si conclude con il passaggio attraverso la morte alla vita eterna, frutto della risurrezione del Signore Gesù che, con il dono dello Spirito Santo, ha voluto coinvolgere nella sua stessa gloria quanti credono in Lui. Professare la fede nella Trinità – Padre e Figlio e Spirito Santo – equivale a credere in un solo Dio che è Amore: il Padre, che nella pienezza del tempo ha inviato suo Figlio per la nostra salvezza; Gesù Cristo, che nel mistero della sua morte e risurrezione ha redento il mondo; lo Spirito Santo, che conduce la Chiesa attraverso i secoli nell’attesa del ritorno glorioso del Signore. Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo».

Questo, con l’aiuto di Dio, ho cercato di fare in ogni atto – dal più semplice al più solenne – del mio ministero. Sono consapevole di essere stato inadeguato in tante cose e vi chiedo perdono. Mi conforta però la Lettera Enciclica “Dilexit nos” nella quale Sua Santità Papa Francesco ci invita ad un cammino che, con le mie povere forze, ho cercato di percorrere.

Filialmente grato al Vicario di Cristo, mi permetto di affidare l’Enciclica alla vostra riflessione e con cuore di padre e di fratello vi benedico invocando su tutti, per intercessione di Maria, nostra Ss. Madre, e dei nostri Santi, la Benedizione del Signore. Continuerò a farlo ogni giorno là dove sarò.

Nel Cuore di Cristo aff.mo

 

† Edoardo,

Amministratore Apostolico


Annuncio del nuovo Vescovo della Diocesi di Ivrea

Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Monsignor Vescovo annuncia con gioia la nomina del Successore sulla Cattedra Eporediese:

Sua Eccellenza Reverendissima

Monsignor Daniele Salera

e invita tutte le Comunità cristiane a preparare l’arrivo del nuovo Vescovo con intensa preghiera.

Con sentimenti di fraterno affetto, porge a Sua Eccellenza, a nome di tutti il primo saluto.

Novena del Santo Natale 16-24 dicembre 2024 predicata dal Vescovo Edoardo

Novena del Santo Natale predicata dal Vescovo mons. Edoardo Cerrato dal 16 al 24 dicembre 2024.

  • da lunedì a sabato 21 ore 20,30 – chiesa di San Maurizio (via Arduino – Ivrea)
  • domenica 22 ore 17,30 – Cattedrale
  • lunedì 23 ore 20,30 – chiesa di san Maurizio
  • martedì 24 ore 17,30 – chiesa di San Maurizio

Avviso: lunedì 23, al termine della celebrazione, i sacerdoti saranno a disposizione per le Confessioni.


Signore, insegnaci a pregare

Catechisti testimoni di speranza e maestri di preghiera

Pregare oggi (una sfida da vincere e dono da riscoprire).

  • Mercoledì 11 dicembre ore 20,45 Tavagnasco confraternita del Gesù.
  • Giovedì 12 dicembre ore 20,45 Verolengo via Dante 10

Gli altri appuntamenti (date e luoghi saranno comunicati):

  • Gennaio: Pregare con i Salmi
  • Febbraio: Le parabole della preghiera
  • Marzo: Pregare con Santi e peccatori
  • Aprile: La preghiera che Gesù ci ha insegnato
  • Maggio: La preghiera di Maria
  • Giugno: La preghiera di Gesù
  • 26-28 settembre 2025 (Roma): Giubileo dei Catechisti (mercoledì 11 dicembre saranno date indicazioni)

Anno Santo in Diocesi

In appendice alla Lettera Pastorale di Mons. Vescovo, già troviamo alcune indicazioni:

a) Apertura Anno Santo in Diocesi: domenica 29 dicembre S. Messa in Cattedrale.

b) Chiese giubilari: entro la fine di ottobre le Vicarie foranee sono impegnate a indicare quanto hanno deciso circa le rispettive scelte.

c) Pellegrinaggio diocesano a Roma. Don Marco Marchiando lo sta programmando per il settembre 2025. Appena possibile saranno date indicazioni precise.

d) Pellegrinaggio diocesano ad Oropa: si effettuerà il sabato 9 agosto e sarà un momento importante di preparazione al cammino verso la Porta Santa di Roma.

e) Ritiri del Clero. In Avvento; Quaresima; tempo Pasquale. I temi saranno quelli del Giubileo. Le date saranno comunicate.

f) Una importante iniziativa del Santuario della Madonnina di Verolengo – l’Anno Eucaristico, aperto il 30 agosto scorso – è inserita tra le attività della Diocesi per l’Anno Santo.

2. 

In data 24 ottobre, sul settimanale diocesano, “Il Risveglio popolare”, Mons. Vescovo ha fornito alcune precisazioni e comunicato altre iniziative:

a) La Messa di apertura del Giubileo a livello locale, nella nostra come in tutte le Diocesi del mondo, sarà celebrata in Cattedrale alle ore 16,30 di domenica 29 dicembre.

b) Per il Clero. Ritiri sui temi del Giubileo alla luce della Bolla “Spes non confundit”: mercoledì 4 dicembre, presso il Santuario di Nostra Signora del Monte Stella ad Ivrea, con inizio alle ore 9,45, (predicatore sarà S. E. Mons. Guido Marini, vescovo di Tortona) e un secondo appuntamento mercoledì 26 marzo 2025 (verrà indicato in seguito il predicatore del ritiro). Mercoledì 7 maggio 2025, il Ritiro si terrà presso il Santuario della Madonna dei Laghi in Avigliana, nella forma di Pellegrinaggio già sperimentata negli scorsi anni.

c) Per la Vita consacrata. Nella mattinata di sabato 1 febbraio 2025 in Cattedrale, il Giubileo dei consacrati.

d) Per i Giovani e gli Adolescenti. Domenica 24 novembre ad Ivrea, nel pomeriggio: Giornata della Gioventù diocesana con il Vescovo Edoardo. Sarà il primo incontro in preparazione al Giubileo dei Giovani.

  • Seguiranno altri incontri di formazione presso la Casa dei Giovani di San Giovanni dei Boschi e corsi di esercizi spirituali, sempre per i giovani, presso la Casa alpina diocesana “Gino Pistoni” di Gressoney.
  • Pellegrinaggio a Roma per il Giubileo dei Giovani, dal 28 luglio al 3 agosto 2025 (per giovani dai 18 ai 35 anni). Saranno possibili esperienze di gemellaggio, prima o dopo le giornate di Roma, con gruppi giovanili provenienti da altre diocesi.
  • Continuerà, per il quarto anno consecutivo, il Pellegrinaggio a Roma a piedi dei Giovani della diocesi (18-35 anni), iniziato da Ivrea nell’agosto 2022. Percorreremo insieme a piedi gli ultimi 150 km della Via Francigena, da Radicofani a Roma, dal 26 agosto al 7 settembre 2025.
  • Giovani Volontari per il Giubileo. L’Ufficio di Pastorale Giovanile offre aiuto e assistenza ai giovani della diocesi che vogliono offrire la loro disponibilità come volontari a Roma durante l’Anno Santo.
  • Per gli Adolescenti; Gruppo Seguimi (11-13 anni) e Gruppo Alzati (14-17 anni). Gli incontri mensili si terranno ad Ivrea i sabati: 16 novembre – 18 gennaio 2025 – 15 febbraio – 15 marzo. Pellegrinaggio a Roma dal 25 al 27 aprile 2025, per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 17 anni.

e) Cammino di riflessione sui temi del Giubileo organizzato in Ivrea dalle Parrocchie della Cattedrale, di San Lorenzo e del Sacro Cuore. Gli incontri si terranno presso la Parrocchia del Sacro Cuore in Ivrea, alle 20,45, venerdì 15 novembre (relatore don Paolo Milani, del Clero di Novara), e venerdì 13 dicembre (relatore don Luca Ramello, del Clero di Torino). Per i due incontri del nuovo anno si comunicheranno più avanti data e relatori.

Come per l’Anno Eucaristico che si celebra al Santuario della Madonnina in Verolengo, questa iniziativa è proposta a livello diocesano a tutti coloro che intendono partecipare.

3.

a) Chiese giubilari.

Mons. Vescovo, accogliendo le proposte delle Vicarie Foranee, ha stabilito che siano chiese Giubilari le seguenti:

  • Ivrea: Cattedrale
  • Chivasso: Duomo
  • Vische: Betania del S. Cuore
  • Borgofranco: Chiesa parrocchiale
  • Castellamonte: Chiesa parrocchiale
  • Rivarolo: Chiesa parrocchiale di S. Giacomo.

Nelle chiese giubilari, come pure nelle cattedrali (cfr. Dicastero per l’Evangelizzazione, 01.08.2024), non è presente la Porta Santa, ma i fedeli, comunitariamente o da soli, possono lucrare l’Indulgenza giubilare.

b) Pellegrinaggio della Diocesi a Roma: 9/11 Settembre 2025

Incaricato della organizzazione, don Marco Marchiando comunica il programma di massima, passibile di variazioni:

PROGRAMMA DI MASSIMA – ordine delle visite passibile di variazioni

1° giorno – martedì 9 settembre – Ivrea/Orvieto/Roma

Al mattino presto, partenza da Ivrea e dalle altre tappe di carico, con bus alla volta di Roma.

Sosta a Orvieto, pranzo libero. Visita libera al Pozzo di San Patrizio, del Duomo e della Cappella di San Brizio. Al termine, ripartenza in bus per Roma. Arrivo in città, sistemazione in istituto, cena e pernottamento.

2° giorno – mercoledì 10 settembre – Roma

Colazione presto in istituto. Trasferimento in bus zona San Pietro. Partecipazione all’Udienza Papale. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita alla Basilica di San Pietro e passaggio alla Porta Santa. Al termine rientro in istituto, cena e pernottamento.

3° giorno – giovedì 11 settembre – Roma/Ivrea

Prima colazione. Trasferimento in bus e visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore. A seguire, passeggiata nel centro storico sulla Via Merulana e arrivo alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Al termine della visita, pranzo in ristorante. Partenza in bus verso nord, sosta e cena libera. Arrivo in serata a Ivrea.

Nelle Parrocchie si troverà esposta la locandina del Pellegrinaggio con ulteriori informazioni.


Preghiera e digiuno per la pace: l’appello del Papa per il 6 e 7 ottobre

Durante la Messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2 ottobre), Papa Francesco ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera per la pace: “per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace, domenica prossima mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove reciterò il santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione.

E, il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo”.
La Presidenza della CEI, raccogliendo l’appello del Papa, invita le comunità ad unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre.

“Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione.

È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

Per i sussidi liturgici predisposti dall’Ufficio Liturgico Nazionale si veda: https://www.chiesacattolica.it/preghiera-per-la-pace-i-materiali-per-il-6-e-il-7-ottobre/

Elevazione spirituale nella festa della Natività della B.V. Maria

Elevazione spirituale nella festa della Natività della B.V. Maria e per il XII anniversario di Ordinazione Episcopale di S.E.R. Mons. Edoardo A. Cerrato, Vescovo di Ivrea.

Domenica 8 settembre 2024, ore 21 nella Cattedrale di Ivrea.

Interverrà l’organico della Cappella musicale della Cattedrale: Schola cantorum – Orchestra d’archi giovanili – Ottoni diretto dal M. Maria Ausilia Fiorina, con il M. Antonio Mosca e il M. Mattia Iseppato. All’organo Carlo I Vegezzi-Bossi: il M. Alessandro Veneri.


Supplica alla Vergine Maria per la Pace

Ivrea, 12 Agosto 2024

Carissimi Confratelli,

il Patriarca Latino di Gerusalemme, Card. Pierbattista Pizzaballa, ha chiesto a tutta la sua Diocesi un momento speciale di preghiera nella solennità dell’Assunzione di Maria per una grande invocazione della Pace.

Unirci a questa preghiera è un bel gesto di comunione con i nostri fratelli di Terra Santa. Confido che ogni S. Messa del 15 Agosto, al momento della Preghiera dei Fedeli o al termine della celebrazione, in tutte le nostre chiese sia recitata la supplica che allego, composta dal Patriarca.

Vi ringrazio per questo atto di comunione con i nostri Fratelli di terra Santa che vivono drammaticamente “un momento in cui è sempre più difficile immaginare la conclusione di questo conflitto, il cui impatto sulla vita della popolazione è il più alto e doloroso di sempre” (Lettera del Patriarca).

† Edoardo, vescovo

Supplica alla Vergine Maria

Gloriosa Madre di Dio,
innalzata al di sopra dei cori degli angeli,
prega per noi con san Michele arcangelo
e con tutte le potenze angeliche dei cieli e con tutti i santi,
presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro.
Ottieni per questa Terra Santa,
per tutti i suoi figli e per l’umanità intera
il dono della riconciliazione e della pace.
Che si compia la tua profezia:
i superbi siano dispersi nei pensieri del loro cuore;
i potenti siano rovesciati dai troni,
e finalmente innalzati gli umili;
siano ricolmati di beni gli affamati,
i pacifici siano riconosciuti come figli di Dio
e i miti possano ricevere in dono la terra.
Ce lo conceda Gesù Cristo, tuo Figlio,
che oggi ti ha esaltata al di sopra dei cori degli angeli,
ti ha incoronata con il diadema del regno,
e ti ha posta sul trono dell’eterno splendore.
A lui sia onore e gloria per i secoli eterni.
Amen