Author: admindiocesi

COMUNICATO STAMPA 6° lancio – 13 febbraio 2025

Mancano due giorni all’ingresso in diocesi del nuovo vescovo Mons. Daniele Salera, che succede a Mons. Edoardo Cerrato che l’ha retta per dodici anni. L’evento è previsto per le ore 15 di sabato 15 febbraio in Cattedrale. Prima però, a partire dalle 14,30, il Vescovo Daniele farà visita ai volontari Caritas nel cortiletto della Mensa e poi andrà al Tempio dell’Immacolata, dove vi sarà l’incontro con il Metropolita Cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa. Saranno i giovani di Azione Cattolica, Pastorale giovanile e Scouts a far da ala all’ingresso di Monsignor Salera al Tempio, dove già avranno preso posto i religiosi e le religiose e tutti coloro che seguiranno da li, sull’apposito maxischermo, la Liturgia che verrà celebrata in Cattedrale. Quello al Tempio sarà un breve ma intenso momento anche di presentazione pubblica del nuovo vescovo che poi, accompagnato dal cardinale Repole e dal vescovo Cerrato percorrerà i 250 metri fino alla Cattedrale per essere accolto sul sagrato dal primo cittadino di Ivrea Matteo Chiantore, che gli rivolgerà un saluto a nome anche dei colleghi sindaci del territorio, moltissimi dei quali già siederanno nei banchi all’interno della Cattedrale. Monsignor Salera risponderà al saluto del sindaco e da li in poi il rito diventa liturgia vera e propria con tanti segni, gesti e parole che scandiscono il passaggio di consegne tra predecessore e successore.

C’è molta attesa per quanto dirà il nuovo vescovo nella sua prima omelia rivolta non solo a chi è presente in Cattedrale, ma anche a coloro che seguiranno la celebrazione attraverso i nuovi mezzi di comunicazione della diocesi e de Il Risveglio Popolare. L’insediamento sarà trasmesso in live streaming (diretta) sul sito web e sui social (Youtube e Facebook) de Il Risveglio Popolare (www.risvegliopopolare.it) e della diocesi di Ivrea (www.diocesivrea.it) a partire dalle 14,15.

Ricordiamo che puntando la fotocamera sul qrcode qui sotto pubblicato si può accedere alla sezione sul sito della diocesi di Ivrea appositamente creata per l’ingresso di Monsignor Salera, dove vengono costantemente aggiornate tutte le informazioni utili alla partecipazione in presenza e a quella da remoto.

Ribadiamo che le strade che conducono verso Piazza della Cattedrale saranno chiuse a partire dalle ore 14 da Piazza Balla. Piazza Fillak sarà parcheggio riservato ai partecipanti che provengono da fuori regione; il parcheggio dell’Oratorio San Giuseppe riservato ai sacerdoti e quello dietro l’ex Seminario Varmondo per i soli vescovi. Una “pattuglia” di una trentina di scouts sarà a disposizione nel perimetro dell’evento per indirizzare, aiutare, accompagnare e dare indicazioni, e lo faranno in collaborazione con il personale delle Associazioni di Polizia. In Piazza Castello e Piazza Duomo dal mattino di sabato vigerà la rimozione forzata delle auto. Ambulanza con personale sarà a disposizione per ogni eventualità; servizi igienici saranno posizionati in angoli strategici.

La Messa di ingresso delle 15 di sabato in Cattedrale è da considerarsi come festiva, assolvendo così al precetto domenicale.

Alla celebrazione – cui sono stati invitati i parroci delle 3 parrocchie ortodosse rumene presenti in diocesi (Ivrea, Chivasso e Rivarolo) e la predicatrice della Chiesa evangelica di Ivrea – è annunciata la presenza di 20 tra Cardinali e Vescovi, una trentina i diaconi permanenti e numerosi sacerdoti, provenienti sia dalla diocesi sia da fuori, che useranno l’Aula Magna dell’ex Seminario Maggiore per indossare i paramenti per poi recarsi ai posti loro riservati in Cattedrale. I Sindaci, con fascia tricolore, prenderanno posto anch’essi nei posti riservati. Anche la Chiesa di San Nicola da Tolentino sarà aperta e disporrà di uno schermo per chi vorrà seguire da lì la liturgia di ingresso.

Un rinfresco, al termine, verrà servito sui tre piani dell’ex Seminario Minore in Via Varmondo 9 da un nutrito gruppo di volontari del territorio.

Avviso ai giornalisti; coloro che hanno richiesto il pass potranno ritirarlo a partire dalle ore 10 in Sala Stampa, ubicata sul lato sinistro della Cattedrale, prospiciente il passaggio che conduce da Piazza Duomo a Piazza Castello. Personale dell’Ufficio Comunicazioni Sociali sarà a disposizione a partire dalle 12 per eventuali sopralluoghi ai siti dell’evento e per spiegare lo svolgimento della celebrazione.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283

ufficiocomunicazionisociali@risvegliopopolare.it


Chiesa Giubilare di San Giacomo Apostolo – Rivarolo

Le Chiese Giubilari sono le chiese segnalate da ogni Diocesi come luogo di ritrovo per i pellegrini In queste chiese si terranno le catechesi per riscoprire il senso dell’Anno Santo, ci sarà la possibilità di ricevere il sacramento della Riconciliazione e nutrire l’esperienza di fede con la preghiera.

ORARIO DELLE CONFESSIONI
  • Mercoledì 9.30-11.00
  • Giovedì 15.30-17.00
  • Sabato 9.30-11.00
CATECHESI GIUBILARI (1° semestre 2025)
  • SABATO 25 GENNAIO, ore 9.30- La Bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit”, Don Raffaele Roffino
  • SABATO 22 FEBBRAIO, ore 9.30. Commento all’Atto di Speranza, Padre Dino Cadonà O.M.l
  • SABATO 22 MARZO, ore 9.30. Credo la vita eterna: i Novissimi (morte, giudizio, inferno, paradiso) Don Gian Paolo Bretti
  • SABATO 31 MAGGIO, ore 9.30. La riparazione a partire dall’Enciclica “Dilexit nos” sull’Amore del Cuore di Cristo, Don Piermario Mainetti S.D.B
  • SABATO 28 GIUGNO, ore 9.30. Crescere nella santità di vita nell’Anno

COMUNICATO STAMPA 5° lancio – 6 febbraio 2025

Per facilitare la partecipazione e la comprensione della S. Messa di ingresso e di presa di possesso della sede diocesana di Mons. Daniele Salera, 69° vescovo di Ivrea, tracciamo alcuni punti salienti della celebrazione che si terrà in Cattedrale ad Ivrea sabato prossimo 15 febbraio dalle ore 15, così come è stata preparata dall’Ufficio liturgico diocesano.

Sul sagrato della Cattedrale il vescovo Daniele riceverà il saluto del Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore anche a nome dei sindaci del territorio, e a sua volta ricambierà il saluto. Terminata questa parte il vescovo, verrà accolto dai canonici del Capitolo sulla porta della Cattedrale. Il presidente del Capitolo gli porgerà il crocifisso per la venerazione, riceverà l’aspersorio, si segnerà con l’acqua benedetta e poi entrerà in Cattedrale aspergendo i fedeli. I canonici accompagneranno il vescovo alla cappella del Santissimo Sacramento per un momento di adorazione. Terminato questo atto, in sacrestia il vescovo e i concelebranti indosseranno i paramenti per la Messa.

La processione interna vedrà Mons. Salera ultimo tra i concelebranti (insieme al metropolita, l’arcivescovo di Torino Cardinale Roberto Repole), mentre chiuderà la processione Mons. Cerrato, che porta il pastorale.
E’ in questo momento che avviene “il passaggio di consegne” davanti all’altare maggiore. Il rito inizia con una formula di saluto prevista dal Pontificale, letta dal vescovo Cerrato, il quale aggiungerà un suo breve saluto di accoglienza al nuovo vescovo che gli sta accanto. Mons. Salera consegnerà quindi la Bolla pontificia al Metropolita che a sua volta la porgerà al Cancelliere vescovile per darne lettura in pubblico. A questo punto il vescovo Cerrato annuncia l’insediamento del suo successore e gli consegna il Pastorale. Mentre suonano la campane della Cattedrale i presenti cantano il “Veni creator”.

Una delegazione della Diocesi renderà omaggio al nuovo vescovo: il vicario generale in rappresentanza di tutti i sacerdoti, poi un diacono permanente, un religioso, una religiosa, una famiglia, un giovane.

Terminato questo atto di omaggio e obbedienza, il nuovo vescovo scenderà dalla cattedra bacia l’altare, lo incensa e tornando alla cattedra darà inizio alla Messa. Saranno presenti i rappresentanti delle comunità ortodosse. Sull’alzata dell’antico altare saranno esposte le reliquie dei patroni della Cattedrale e della Diocesi. Prima della benedizione, il sindaco di Ivrea consegnerà un omaggio al nuovo vescovo mentre i doni personali gli verranno consegnati dopo il termine della celebrazione.

CONOSCERE LA DIOCESI DI IVREA.

Essa appartiene alla Regione ecclesiastica Piemonte-Valle d’Aosta è suffraganea della Arcidiocesi metropolitana di Torino. Ha una superficie di circa 1.850 kmq, con una popolazione di 202.919 abitanti, distribuiti in 102 comuni e 141 parrocchie raggruppate in 7 vicarie formate da 25 unità pastorali. Le Diocesi confinanti sono: Aosta, Biella, Vercelli, Casale, Torino, Chambery – S. Jean de Maurienne – Tarentaise (Francia). I presbiteri diocesani sono 87, 6 gli extradiocesani, 20 i presbiteri religiosi. 28 i diaconi permanenti. I Cardinali di origine eporediese sono Mons. Tarcisio Bertone, Mons. Giuseppe Bertello e Mons. Arrigo Miglio. I vescovi di origine eporediese sono Mons. Lorenzo Piretto, Mons. Pier Giorgio Debernardi e Mons. Roberto Farinella, attualmente Vescovo di Biella. Il vescovo Mons. Alessandro Staccioli della Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata è originario di Trieste ma risiede in diocesi di Ivrea.

AVVISO AI GIORNALISTI.

Chi intende accreditarsi per seguire l’evento dovrà farlo entro lunedì 10 febbraio seguendo la procedura indicata nello spazio relativo all’ingresso del nuovo vescovo sul sito della diocesi, raggiungibile con il QRcode qui a fianco. I pass dei giornalisti potrà essere ritirato alla Sala Stampa a partire dalle ore 10 di sabato 15 febbraio (o eventualmente in altro modo previo accordo con l’UCS).

Con lo stesso QRcode si può accedere alla mappa interattiva continuamente aggiornata sulla base delle indicazioni del Comitato organizzatore.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283

ufficiocomunicazionisociali@risvegliopopolare.it

 


COMUNICATO STAMPA 4° lancio – 30 gennaio 2025

Si delinea già una prima traccia degli impegni del Vescovo Daniele subito dopo il suo ingresso in diocesi, fissato per il prossimo 15 febbraio. Domenica 16 febbraio, infatti, il Vescovo Daniele visiterà il percorso archeologico dell’antica Abbazia di Fruttuaria alle ore 10, presiederà poi la Santa Messa nella chiesa abbaziale alle ore 11,15. Nelle successive domeniche visiterà le chiese giubilari celebrandovi la Santa Messa: questo itinerario si concluderà la domenica di Pasqua con la Santa Messa nel Duomo di Chivasso. In diocesi le chiese giubilari sono la Cattedrale di Ivrea, il Duomo di Chivasso, le chiese parrocchiali di Borgofranco, Castellamonte e Rivarolo e quella del Sacro Cuore di Betania a Vische, celebrandovi la Santa Messa. Nelle chiese giubilari, come pure nelle Cattedrali non è presente la Porta Santa, ma i fedeli, comunitariamente o da soli, possono lucrare l’Indulgenza giubilare. Il Vescovo Daniele durante il tempo quaresimale visiterà inoltre alcuni luoghi di sofferenza, tra questi l’ospedale e il carcere, come significativo pellegrinaggio di misericordia.

Con l’avvicinarsi del 15 febbraio, il Comitato organizzatore che si ritrova ogni settimana per mettere a punto tutti i dettagli dell’evento, ha fornito ulteriori indicazioni utili per chi parteciperà personalmente.

Quel giorno la Cattedrale di Ivrea sarà aperta a partire dalle 13,30 mentre il Tempio dell’Immacolata aprirà alle ore 13. A parte i posti per i Concelebranti, Autorità e famigliari di monsignor Daniele Salera, sia in Cattedrale che al Tempio non vi sono posti riservati, e non sono stati distribuiti pass per l’ingresso, se non per i giornalisti. Il servizio d’ordine appositamente istituito darà le necessarie indicazioni per garantire una buona accoglienza a tutti. Il corteo che accompagnerà il nuovo vescovo verso la Cattedrale si arricchisce anche della presenza degli Alfieri con le bandiere delle parrocchie cittadine. All’interno della Cattedrale sarà portato solo il Gonfalone della Città di Ivrea. I sindaci presenti vestiranno la fascia tricolore.

Importante ricordare che l’accesso auto verso Piazza della Cattedrale e vie adiacenti sarà chiuso a partire dalle 14 da Piazza Balla e riaperto alle 19. Piazza Fillak e il parcheggio dell’Oratorio San Giuseppe saranno disponibili per sacerdoti, diaconi e chi arriva da fuori regione. Verranno posizionati dei bagni chimici nelle adiacenze di Piazza Cattedrale e Piazza Castello.

I sacerdoti useranno come sagrestia per indossare i paramenti la Sala Rostagno nell’ex Seminario Varmondo. Porteranno con sé solo il camice; la stola e la casula saranno disponibili in sagrestia. I diaconi porteranno con sé il camice e la stola bianca. Il servizio d’ordine li accompagnerà in Cattedrale per prendere posto negli spazi dedicati.

Il rinfresco che si terrà sui tre piani dell’ex Seminario Minore di Via Varmondo 9 sarà preparato e servito da un gruppo di volontari provenienti da diversi paesi del circondario.

In preparazione all’ingresso di monsignor Salera da ricordare le veglie di preghiera; martedì 4 febbraio alle 18,30 nel Duomo di Chivasso, mercoledì 5 alle 16 a S. Maria in Doblazio a Pont Canavese, giovedì 6 nella parrocchiale di San Giacomo a Rivarolo alle 16 e infine alle 21 di venerdì 7 febbraio nella parrocchiale del Sacro Cuore ad Ivrea.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283

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COMUNICATO STAMPA 3° lancio – 23 gennaio 2025

Il Comitato organizzatore che ogni settimana fa il punto sull’avanzamento dei lavori per l’accoglienza del nuovo vescovo di Ivrea, monsignor Daniele Salera, insiste sulla necessità di accompagnare questo importante evento per la diocesi con la preghiera. La locandina appena editata (usare il qrcode per accedervi) indica i luoghi e le date dove sono stati organizzati – a livello diocesano – i quattro momenti di preghiera: Chivasso, Pont, Rivarolo e Ivrea. Ovviamente nulla impedisce che, in altre date, altre iniziative di preghiera di parrocchie e comunità vengano proposte ai fedeli per vivere intensamente l’ingresso del vescovo Daniele, per il suo ministero e per la nostra adesione alla sua missione in diocesi.

È intanto stato stilato il programma del pomeriggio del 15 febbraio prossimo, giorno dell’ingresso.
Alle 14,30 il Vescovo Daniele saluterà i volontari della Caritas diocesana nel cortile antistante la Mensa Caritas in Via Varmondo. Subito dopo, alle 14,45, sarà accolto al Tempio dell’Immacolata dei Miracoli dai giovani della Pastorale Giovanile, dell’Azione Cattolica, dei gruppi Scout, dei Movimenti ed Aggregazioni Ecclesiali, delle religiose e dei laici presenti. All’interno del Tempio seguirà lo scambio di saluti col cardinale Roberto Repole, Metropolita, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa. Ed è insieme al Metropolita e all’Amministratore Apostolico monsignor Edoardo Cerrato che il vescovo Daniele lascerà il Tempio per percorrere Via Varmondo e raggiungere piazza del Duomo. Il corteo sarà accompagnato dal Gruppo Pifferi e Tamburi dello Storico Carnevale di Ivrea.
Alle 15.15 monsignor Salera sarà accolto in Piazza del Duomo dalle Autorità Civili; sul sagrato della Cattedrale riceverà e ricambierà il saluto del Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore a nome dei Sindaci del Canavese. Al termine di questo momento di accoglienza ci sarà l’ingresso in Cattedrale ed inizierà la parte liturgica con la solenne concelebrazione.

L’accesso in Cattedrale sarà consentito fino ad esaurimento posti; non sono previsti pass per l’ingresso se non per i giornalisti al fine di facilitare l’esecuzione del loro lavoro (usare il qrcode per la procedura d’accreditamento). Una sala stampa sarà attrezzata in un locale di fronte all’uscita laterale di sinistra della Cattedrale. Presso il Tempio dell’Immacolata e in San Nicola, un maxi schermo sarà allestito per consentire di seguire la celebrazione a chi non troverà posto in Cattedrale.
Il traffico auto verrà chiuso dalle 14 alle 19 a partire da Piazza Balla in Via Cuniberti, Via Verna, Via Varmondo, Piazza Duomo e Piazza Castello.
In tutte le chiese della diocesi, nelle Messe di domenica 9 febbraio (e nelle vespertine di sabato 8) si celebrerà e pregherà “per il Vescovo” usando l’apposito formulario del Messale Romano. Sabato 15 febbraio, giorno dell’ingresso, sono sospese tutte le Messe del pomeriggio e della sera, in tutte le chiese della diocesi.
L’ingresso di monsignor Salera a partire dal momento dell’accoglienza al Tempio sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi e de Il Risveglio Popolare e sui rispettivi canali Youtube.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283


Calendario incontri in preparazione al matrimonio cristiano. Anno 2025

Vicaria Urbana
Gennaio – Febbraio 2025 Parrocchia della Cattedrale
0125 424590 – Padre Samuele
Inizio venerdì 17 gennaio, h.21
Casa Parrocchiale S. Ulderico Via Cattedrale 5
Marzo – Aprile 2025 Parrocchia San Lorenzo Ivrea
tel. 0125 617927 – don Gianni
Inizio 7 marzo, a seguire: 14, 21 e 28 marzo, 4 e 11 aprile h.21
Oratorio San Lorenzo
Vicaria Calusiese/Strambinese
——- Parrocchia di Strambino
Per iscrizioni e info:
tel. 0125 637061 – don Morella
——-
Vicaria Castellamontese e Valli Orco E Soana
Marzo 2025 Parrocchia di Castellamonte
335 248083 – don Angelo
Venerdì 7-14-21-28, ore 20.30
Sala don Bosco – Castellamonte
Vicaria Calusiese/Strambinese
——- Parrocchia di Strambino
Per iscrizioni e info:
tel. 0125 637061 – don Morella
——-
Vicaria Pedemontana/Valchiusella e Valle Dora
Ottobre e Novembre 2025 Parrocchia di Borgofranco
335 6890276 – don Arnaldo
Inizio corso primo venerdì di ottobre,
h. 20,30
Vicaria Calusiese/Strambinese
——- Parrocchia di Strambino
Per iscrizioni e info:
tel. 0125 637061 – don Morella
——-
Vicaria Rivarolese

 

Gennaio 2025 Parrocchie di San Giorgio e San Giusto
347 4146622 San Giusto (don Marco) 328 7871122 San Giorgio (don Luca)
Primo incontro con il parroco di San Giorgio o di San Giusto, nel mese di gennaio;
in quell’occasione verrà comunicata la data di inizio del corso.
Gennaio/Aprile 2025 Parrocchie di Rivarolo
0124 29124
Occorre iscriversi attraverso un colloquio personale con il parroco chiamando o inviando in SMS al 366 8948017.
Vicaria Pedemontana/Valchiusella e Valle Dora
Ottobre e Novembre 2025 Parrocchia di Borgofranco
335 6890276 – don Arnaldo
Inizio corso primo venerdì di ottobre,
h. 20,30
Vicaria Calusiese/Strambinese
——- Parrocchia di Strambino
Per iscrizioni e info:
tel. 0125 637061 – don Morella
——-
Vicaria Rivarolese
Gennaio 2025 Parrocchie di San Giorgio e San Giusto
347 4146622 San Giusto (don Marco) 328 7871122 San Giorgio (don Luca)
Primo incontro con il parroco di San Giorgio o di San Giusto, nel mese di gennaio;
in quell’occasione verrà comunicata la data di inizio del corso.
Gennaio/Aprile 2025 Parrocchie di Rivarolo
0124 29124
Occorre iscriversi attraverso un colloquio personale con il parroco chiamando o inviando in SMS al 366 8948017.
Vicaria Chivassese
Ottobre 2025 Parrocchia del Duomo di Chivasso
011 9101282
Inizio il primo venerdì di ottobre, h. 20.45
Oratorio Beato Carletti – Chivasso
Febbraio-Marzo 2025 Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore di Chivasso
3662541979 – 011 9111956 – don Tonino tonino.pacetta@alice.it
Venerdì sera, cadenza settimanale
dalle 21.00 alle 22.30
Salone parrocchiale di S. Giuseppe Lavoratore via Blatta n 30, Chivasso

COMUNICATO STAMPA 2° lancio – 16 gennaio 2025

In attesa dell’arrivo del nuovo vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera, sono stati organizzati a livello diocesano quattro incontri di preghiera in preparazione all’ingresso del 15 febbraio prossimo. Il primo incontro di preghiera è previsto per martedì 4 febbraio alle ore 18,30 presso il Duomo di Chivasso; il secondo sarà il giorno successivo mercoledì 5 febbraio alle 20,30 presso la Chiesa di Santa Maria in Doblazio a Pont Canavese; il terzo giovedì 6 febbraio alle ore 16 nella parrocchia di San Giacomo a Rivarolo e infine l’ultimo ad Ivrea venerdì 7 febbraio alle ore 21 presso la parrocchia del Sacro Cuore.

Da ricordare, infatti, che tale evento è bene che sia accompagnato dalla preghiera per il vescovo e la sua missione, per la diocesi e per i diocesani, e che l’ingresso solenne è la festosa circostanza in cui il nuovo vescovo entra nella propria Cattedrale con l’autorità di cui è investito ed è la prima occasione in cui incontra il suo clero e il suo popolo. E’ necessario dunque anche capirne a fondo il senso e il significato per vivere in pienezza quel momento.

In occasione dell’ingresso del vescovo Daniele, l’Amministratore Apostolico Mons. Edoardo Cerrato ha emesso un decreto in cui ordina che “nel pomeriggio e serata di sabato 15 febbraio su tutto il territorio e in tutte le parrocchie, cappelle e chiese della Diocesi non siano celebrate né le S. Messe vigiliari della VI domenica del Tempo Ordinario, Anno C, né alcuna altra Messa o celebrazione liturgica e che tutti i presbiteri, diaconi, religiosi e fedeli partecipino, salvo cause di forza maggiore e legittimi impedimenti, alla presa di possesso del nuovo vescovo di Ivrea, Mons. Daniele Salera”.

Tutto il rito di ingresso sarà trasmesso in streaming sui social della diocesi di Ivrea e su quelli de Il Risveglio Popolare per facilitare la partecipazione ai lontani e a chi non ha possibilità di essere quel giorno ad Ivrea. L’ingresso del nuovo vescovo avverrà in Cattedrale e per chi non vi troverà posto potrà recarsi nella chiesa del Tempio dell’Immacolata dove sarà allestito appositamente un maxi schermo e dove il Vescovo Daniele rivolgerà un primo saluto. Per l’ingresso in Cattedrale il comitato organizzatore non ha previsto dei pass se non per i giornalisti al fine di facilitare il loro lavoro. Il saluto del Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore a Mons. Daniele Salera, a nome di tutti i Sindaci del territorio che già in precedenza avranno preso posto all’interno della Cattedrale, avverrà sul sagrato della Cattedrale stessa.

Ricordo la sezione dedicata all’ingresso di Mons. Salera sul sito della diocesi di Ivrea raggiungibile dalla home page del sito www.diocesivrea.it mediante l’apposito banner oppure tramite il Qrcode qui in basso. L’Ufficio Comunicazioni Sociali diocesano ha previsto il rilascio di appositi pass per gli operatori degli organi di informazione; la procedura per l’accredito è pubblicata sulla pagina principale della sezione dedicata alla liturgia di ingresso.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283

ufficiocomunicazionisociali@risvegliopopolare.it


COMUNICATO STAMPA 1° lancio – 9 gennaio 2025

L’ingresso in Diocesi del nuovo Vescovo, monsignor Daniele Salera, è previsto per sabato 15 febbraio a partire dalle ore 15 in Cattedrale ad Ivrea. Per l’occasione sarà coinvolto anche il Tempio delle Suore dell’Immacolata di Via Varmondo nella forma che nelle prossime settimane potremo presentare con dovizia di particolari dal punto di vista del programma del pomeriggio e dell’accessibilità all’evento.

La settimana scorsa un comitato di una dozzina di persone tra preti e laici, con competenze diverse, si è installato per preparare l’ingresso del vescovo Daniele e curare tutti gli aspetti di accoglienza, comunicazione, liturgia, logistica, ordine pubblico, necessari per la buona riuscita di questo momento solenne per la vita della diocesi.

Il giornale diocesano Il Risveglio Popolare apre col numero odierno, una rubrica nella quale, settimana dopo settimana, saranno pubblicate le informazioni necessarie non solo per “saperne di più” sull’ingresso di monsignor Salera ma anche per permettere una preparazione e poi una partecipazione consapevole, ordinata e proficua anche dal punto di vista spirituale.

Quest’ufficio ha già predisposto una specifica sezione all’interno del sito web della diocesi di Ivrea completamente dedicato all’ingresso del vescovo Daniele. La sezione è raggiungibile dalla home page del sito www.diocesivrea.it mediante l’apposito banner, oppure semplicemente inquadrando con lo smartphone il QRcode qui sotto. I contenuti sono articolati in sei sezioni che verranno aggiornate progressivamente per permettere a tutti gli interessati di restare informati in tempo reale sulle ultime novità.

Di particolare interesse sono le pagine dedicate alle informazioni organizzative e alla liturgia (per i fedeli, per i sacerdoti, per le autorità, ecc…), e a quelle utili per il lavoro dei colleghi giornalisti. Per questi, infatti, sono state predisposte le sezioni dedicate ai comunicati stampa e al Press Kit che raccoglierà le informazioni essenziali per la cronaca e la narrazione dei protagonisti della liturgia dell’ingresso. L’Ufficio Comunicazioni Sociali diocesano, come già per altre occasioni, ha previsto il rilascio di appositi pass per gli operatori degli organi di informazione. I colleghi giornalisti interessati a partecipare potranno fare richiesta seguendo le informazioni pubblicate sulla pagina principale della sezione dedicata alla liturgia di ingresso.

Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Ivrea

Carlo Maria Zorzi – 3494168283


Omelia nella S. Messa di apertura dell’Anno Santo Ivrea, Cattedrale, 29 dicembre 2024

Sia lodato Gesù Cristo!

Grazie, carissimi Fratelli e Sorelle, per la vostra numerosa presenza a questo atto solenne della apertura dell’Anno Santo del Giubileo nella nostra Diocesi, come avviene oggi in tutte le Diocesi del mondo.

  1. Questa S. Messa è iniziata non al termine del nostro cammino dal Tempio dell’Immacolata alla Cattedrale: la celebriamo dentro a questo cammino che è simbolo di ciò che la Chiesa ci chiede nell’Anno Santo, “tempo di rinnovamento della fede e della vita cristiana”, come ha detto il Santo Padre e come ci ha chiesto, nel suo primo saluto alla Diocesi, il nuovo Vescovo che attendiamo con gioia: “Saremo insieme – ha detto – pellegrini nel “tempo propizio” dell’anno giubilare, volendolo vivere non tanto come un evento – pur solenne -, quanto piuttosto come un cammino comunitario che permetta a tutti noi di essere confermati nel primato di Dio… Attingeremo insieme alla misericordia del PadreSeguiremo insieme le tracce di tutti quei testimoni che hanno compreso nella loro carne quanto la fede ricevuta non potesse essere intesa esclusivamente come un bene per se stessi, quanto piuttosto come una luce data “per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte”.

Di un cammino, anche la festa della S. Famiglia di Nazaret ci parla oggi nel Vangelo (Lc. 2,41-52): quello di Maria e di Giuseppe che “si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua”; e del cammino di Gesù che, dodicenne, salì al Tempio con loro, ma al momento della partenza, senza che i suoi se ne accorgessero, decise di fermarsi a Gerusalemme, costringendoli, mentre già stavano tornando a Nazaret, a ripercorrere la strada all’indietro, e ad ascoltare una domanda: “Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”; una domanda che li introdusse in un nuovo cammino durante il quale “sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore”.

L’Anno Santo, con la sua chiamata ad una conversione non di facciata, ad un cambiamento profondo della vita, ci immette in un cammino che non è di folklore… Il cammino di andata e quello di ritorno di Maria e di Giuseppe ci insegna che è importante salire a Gerusalemme, ma più importante è come dalla Città Santa si riparte… “Carissimi, vedete – abbiamo ascoltato dall’Apostolo (1Gv 3,1-2.21-24) – quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui”.

  1. Nella notte di Natale, nella Basilica di S. Pietro, il Successore dell’Apostolo ha detto: “Il cielo si apre sulla terra: Dio si è fatto uno di noi per farci diventare come Lui, è disceso in mezzo a noi per rialzarci e riportarci nell’abbraccio del Padre. Questa, sorelle e fratelli, è la nostra speranza. Dio è l’Emmanuele, è Dio-con-noi. L’infinitamente grande si è fatto piccolo; la luce divina è brillata fra le tenebre del mondo; la gloria del cielo si è affacciata sulla terra. E come? Nella piccolezza di un Bambino. E se Dio viene, anche quando il nostro cuore somiglia a una povera mangiatoia, allora possiamo dire: la speranza non è morta, la speranza è viva, e avvolge la nostra vita per sempre! La speranza non delude… Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo… La speranza cristiana non è un lieto fine da attendere passivamente, non è l’happy end di un film: è la promessa del Signore da accogliere qui, ora, in questa terra che soffre e che geme. Essa ci chiede perciò di non indugiare, di non trascinarci nelle abitudini, di non sostare nelle mediocrità e nella pigrizia; ci chiede – direbbe Sant’Agostino – di sdegnarci per le cose che non vanno e avere il coraggio di cambiarle; ci chiede di farci pellegrini alla ricerca della verità, sognatori mai stanchi, donne e uomini che si lasciano inquietare dal sogno di Dio, che è il sogno di un mondo nuovo, dove regnano la pace e la giustizia. Il Giubileo, questo è il tempo della speranza! Esso ci invita a riscoprire la gioia dell’incontro con il Signore, ci chiama al rinnovamento spirituale e ci impegna nella trasformazione del mondo… Sorella, fratello, è per te che si apre la “porta santa” del cuore di Dio. Gesù, Dio-con-noi, nasce per te, per me, per noi, per ogni uomo e ogni donna. E, con Lui, fiorisce la gioia, con Lui la vita cambia, con Lui la speranza non delude”.

Ringrazio il Santo Padre per questa presentazione così semplice e bella del Giubileo.

  1. Carissimi Fratelli e Sorelle, considero significativo che con i primi passi dell’Anno Santo si concluda il mio ministero tra voi, iniziato, dodici anni fa, con l’apertura dell’Anno della Fede il quale è stato la grande luce – lumen fidei – a cui ho cercato di ispirare gli intenti, i metodi, le scelte del mio servizio, privilegiando l’essenziale più che altre cose che fanno notizia; il cambiamento interiore, più che manovre organizzative… Lo dicevo anche nell’ultima Lettera Pastorale: abbiamo bisogno di “una sincera conversione non solo nelle cose che si fanno, nelle attività e nei metodi pastorali, nelle dinamiche del vivere ecclesiale, ma in primo luogo nel “sottosuolo”, là dove affondano le radici del credere e del vivere da discepoli del Signore. Si tratta di chiederci se siamo disposti a conformare a Gesù Cristo la nostra vita personale, il nostro modo di pensare e di valutare le cose, il nostro parlare e il nostro agire; se siamo disposti ad accogliere tutto il Suo insegnamento, le verità della fede, la visione della realtà che da Lui ci viene; se è presente e vivo in noi un serio cammino di preghiera, di ascolto della Parola di Dio e del Magistero, di accoglienza della Grazia che il Signore ci offre attraverso i Sacramenti, e se c’è l’impegno di una concreta e vera carità fraterna…”.

Ho fatto quello che ho saputo fare e chiedo perdono delle mie incapacità e inadeguatezze.

Ringrazio i tanti, soprattutto i tantissimi laici, vicini alla Chiesa e anche lontani dalla pratica religiosa, che, con parole non di circostanza e in tanti modi, affettuosamente mi hanno espresso di aver compreso.

Continuerò ogni giorno, Amici, a pregare per voi e a chiedere che la Chiesa che è in Ivrea cresca nella fede, e viva nella pace vera!

Sia lodato Gesù Cristo!

Discorso alla Città per l’Offerta del Cero Votivo Ivrea, Chiesa Cattedrale, 6 Gennaio 2025

Carissimi Amici!

  1. Con questa parola, che mi è cara per la ricchezza dei suoi contenuti, vi do il più cordiale benvenuto in Cattedrale, salutando tutta la Città che sento mia e che voi rendete presente partecipando, numerosi come sempre, a questo tradizionale momento, bello ed atteso.

Fin dal mio arrivo a Ivrea mi sono rivolto a tutti chiamandovi “Amici”. E ora, alla ormai imminente conclusione del mio servizio alla Diocesi, desidero ringraziarvi per l’affetto e la benevolenza che in questi dodici anni ho trovato dentro la comunità cristiana e – con immenso piacere – anche fuori di essa.

Vi ringrazio di cuore, carissimi Eporediesi per essermi stati amici, e per aver donato la stessa l’amicizia anche alla mia cara mamma facendola sentire di casa in questa Città.

Vi ringrazio per le tante – tantissime! – espressioni di affetto che, dal giorno in cui è stato annunciato il mio Successore, ho ricevuto, anche nella semplicità degli incontri per strada…

Porterò con me, nella nuova fase che nella mia vita si apre, un tesoro prezioso di relazioni e di affetti che non coinvolgono solo la sfera dei sentimenti, poiché “volersi bene” è “volere il bene dell’altro” e io sono pienamente concorde su quanto diceva il grande Benedetto XVI che mi ha inviato a Ivrea come Vescovo: “Esserci è un bene”, ed è “un bene che l’altro ci sia”.

Ogni persona umana è un valore prezioso: un essere unico e irripetibile, chiamato a vivere la sua unicità nella comunità, dentro ad una rete di rapporti e nella ricerca del bene comune.

Grazie di cuore!

  1. Cari Amici, lo Storico Carnevale che oggi iniziamo, è l’ultimo a cui partecipo come Vescovo di Ivrea… Ad altro titolo spero di tornare a viverlo anche negli anni che verranno…

In occasione del primo che vissi con voi nel 2013 dissi che il Carnevale di Ivrea non è una “carnevalata”. Ne sono sempre stato convinto. Il suo spirito genuino è quello di una festa di popolo che rievoca momenti significativi della propria storia, alla quale la fede cristiana non solo non è estranea, ma è parte del suo stesso tessuto… Di qui nasce la presenza del Vescovo a tanti momenti della manifestazione: a partire dalla offerta del Cero alla Cattedrale.

In tutti questi anni, quella che potrebbe essere l’omelia di una celebrazione liturgica ho desiderato che avesse la forma di Discorso del Vescovo alla Città: rivolto non solo ai credenti e ai praticanti, ma a tutti, poiché la festa è la festa di tutti.

Così ho cercato, di anno in anno, di affrontare qualche tema: che significa oggi la liberazione dal tiranno? Che cos’è la vera libertà e che cosa comporta la battaglia di un popolo per la libertà? In che consiste l’unità del popolo, il nostro essere uniti? Qual è valore del sacrificio per essere liberi davvero? Quali le caratteristiche del nostro tempo, della sua cultura, della mentalità oggi diffusa?

Quest’anno vorrei proporre a tutti una riflessione a partire dal cammino dei Magi, i Tre Re alla cui chiesa, sul Monte Stella, siete saliti a portare omaggio.

Erano esperti di astronomia, e guardando una stella particolare, apparsa ai loro giorni nel cielo, sentirono di doversi mettersi in cammino per seguirne il corso!

Sono espressione, questi uomini, dell’uomo che ragionevolmente ascolta il desiderio più profondo del suo essere… Portavano in cuore – come ogni uomo, e proprio perché uomo – il desiderio di qualcosa a cui l’essere umano anela poiché sempre attende un “di più”, qualcosa che sta “oltre” tutto ciò che vedi, fai, dici, vivi…

È il desiderio profondamente umano cantato dai nostri poeti, riguardo ai quali possiamo dire ciò che il poeta latino Marziale affermava: “Pagina nostra sapit hominem”: ha sapore di uomo la nostra pagina

Eugenio Montale: «Sotto l’azzurro fitto del cielo / qualche uccello di mare se ne va / né sosta mai / perché tutte le immagini / portano scritto: “più in là”»; è ciò che Ungaretti ha espresso con il suo «M’illumino di immenso»; e che Clemente Rebora ha detto in versi bellissimi: «Qualunque cosa tu dica o faccia / c’è un grido dentro: / non è per questo, non è per questo! E così tutto rimanda / a una segreta domanda…».

«L’infinito – scriveva Dostoevskij – è indispensabile all’uomo… Tutta la legge dell’esistenza umana consiste solo in ciò: che l’uomo possa sempre inchinarsi dinanzi all’infinitamente grande…»; e St-Exupéry: «Se vuoi costruire una barca non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto, infinito».

Si potrebbe continuare per ore…

L’essere umano “attende”: è “proteso” verso una pienezza che sente di non avere, ma di cui è assetato…; è questo anelito che costituisce il “cuore” dell’uomo, le profondità dell’essere umano, il bisogno più radicato e forte che l’uomo porta in sé anche quando non lo sa.

Ecco, Amici, da questo sono stati spinti al cammino i Magi pagani di cui ci parla oggi il Vangelo! Erano cercatori di infinito; non si sono accontentati di guardare la superficie della realtà, hanno camminato con speranza, con fiducia… Hanno camminato ed hanno trovato che ciò che il cuore umano desidera non è qualcosa, ma Qualcuno e sono ripartiti prendendo “un’altra via”: sono rientrati nella vita di ogni giorno portando in cuore ciò che il cammino aveva fatto loro trovare.

Il mio augurio – esso stesso un atto di amicizia – è che tutti noi alla luce di ciò che è infinitamente grande comprendiamo il senso vero della vita!

Ad ognuno un forte abbraccio.