Saluto del Vescovo al Procuratore Generale degli Oratoriani

Ivrea, 11 Febbraio 2023

Rev.mo P. Procuratore Generale, carissimo P. Michele,

ho la gioia di accoglierti in Cattedrale con l’amicizia e l’affetto fraterno che datano da molti anni, ma oggi, in modo speciale, sono lieto di accoglierti come il Confratello che nella grande Famiglia dell’Oratorio è il Padre. 

Ti ringrazio per la paternità che, continuando l’opera del tuo Predecessore, p. Mario Aviles, ora Vescovo negli Stati Uniti, hai esercitato anche verso questa Comunità a cui oggi consegni il Rescritto della Sede Apostolica che la erige in Congregazione dell’Oratorio. 

Nei 18 anni in cui anch’io ho esercitato il servizio che ora è tuo, venticinque volte ho avuto la gioia di vivere, in varie parti del mondo, questo momento, solenne e famigliare al tempo stesso, consegnando alle nuove Congregazioni oratoriane i Rescritti di fondazione concessi da san Giovanni Paolo II e da S.S. Benedetto XVI. Oggi, però, la mia gioia è davvero particolare, e non è difficile comprenderne la ragione.

Grazie, carissimo Padre, per la tua presenza e grazie per il tuo servizio. Grazie anche al carissimo Alberto Bianco, segretario della Procura Generale. 

La Vergine Maria – nostra Madre e Fondatrice, come san Filippo diceva – e lui stesso, Padre Filippo, e i Santi e i Beati dell’Oratorio, ora riuniti nell’Oratorio del cielo, ci accompagnino con la loro Benedizione. Un grande abbraccio a te, e attraverso di te a tutta la Famiglia Oratoriana nei vari Continenti in cui è presente.

Un grande abbraccio e una grande Benedizione anche a voi, carissimi padri Andrea, Riccardo, Samuele e ch. Alessandro. 

Il mio augurio è che il vostro cammino sulla via tracciata da Padre Filippo sia un cammino di santità. È ciò che più conta! 

L’Oratorio del Cielo, dicevo… È per raggiungere questa meta, fine ultimo di ogni nostro passo quaggiù, che noi camminiamo sulla via dell’Oratorio! Risuona nel nostro cuore l’eco del grido che saliva dal cuore di Filippo: “Paradiso! Paradiso!”.

Buon cammino, con il cuore che si lascia abitare dallo Spirito Santo, con la certezza filippina che “Chi vuol altro che Cristo non sa quel che vuole”, sotto lo sguardo di Maria, Madre e Fondatrice della Congregazione, a cui diciamo, con Dante, fiorentino come Filippo: “Qual vuol grazia e a Te non ricorre, sua disianza vuol volar senz’ali” …

Ringrazio infine per la partecipazione a questo lieto momento tutti i presenti in Cattedrale: i carissimi Laici, Sacerdoti, Diaconi e Seminaristi della Diocesi; i Religiosi e le Religiose, i Consacrati. Un fraterno saluto ai Molto Reverendi Padri Prepositi e ai carissimi Padri e Chierici delle Congregazioni Oratoriane.

A tutti, di cuore, il mio grazie nel Cuore di Cristo e del nostro Padre Filippo!

† Edoardo, vescovo