tratto dalla Lettera Pastorale 2024/2025 di S.E. Mons. Cerrato
Carissimi Fratelli e Sorelle, nel cammino verso e nell’Anno Santo volgiamo lo sguardo alla Vergine Madre di Dio. «La speranza – scrive il Santo Padre – trova in lei la più alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita… Ai piedi della croce, mentre vedeva Gesù innocente soffrire e morire, pur attraversata da un dolore straziante, ripeteva il suo “sì”, senza perdere la speranza e la fiducia nel Signore. In tal modo cooperava per noi al compimento di quanto suo Figlio aveva detto, annunciando che avrebbe dovuto “soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere” (Mc 8,31), e nel travaglio di quel dolore offerto per amore diventava Madre nostra, Madre della speranza. Non è un caso che la pietà popolare continui a invocare la Vergine Santa come Stella maris, un titolo espressivo della speranza certa che nelle burrascose vicende della vita la Madre di Dio viene in nostro aiuto, ci sorregge e ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare» (§ 24).
Invoco la Benedizione del Signore sul nostro cammino e chiedo alla Vergine Maria ed ai nostri Santi Patroni di accompagnare i nostri passi.
Ivrea, 14 settembre 2024, festa della Esaltazione della S. Croce.
Fraternamente
† Edoardo, vescovo