La vocazione

Lettera Pastorale 2019/2020

Eucaristia: convocati alla presenza del Signore

Carissimi Fratelli e Sorelle,

iniziando l’ottavo anno del mio servizio in questa Chiesa, ripenso al cammino che mi sono proposto – come desiderio e come impegno – fin dal momento in cui vi ho scritto per la prima volta, quando Papa Benedetto XVI mi inviò qui, sulla soglia dell’“Anno della fede”: «Ciò in cui desidero crescere, anche come Vescovo, è la mia amicizia con Gesù Cristo: “l’intima amicizia con Gesù da cui tutto dipende”, come scrive stupendamente il Santo Padre nella Premessa al Suo libro “Gesù di Nazaret”; ciò a cui tengo maggiormente e che desidero servire è la vostra amicizia con Cristo; ciò di cui sono certo è che nell’amicizia personale di ognuno di noi con Cristo crescerà anche la nostra reciproca amicizia di discepoli del Signore, nella quale vedo realizzarsi la paternità che sono mandato ad esercitare nei vostri confronti e la filialità che la Santa Chiesa chiede a voi nei confronti del Vescovo. Che Gesù Cristo diventi sempre più il centro della nostra vita; che la nostra esistenza sia trasformata dalla Sua gloria che è la Sua presenza amata ed accolta; che a Ivrea sia da noi vissuta la vita nuova che avrà la sua pienezza nella Casa luminosa e bellissima del Padre».
E’ stata questa convinzione di base, oggi ancora più salda, a suggerirmi la proposta che di anno in anno ho cercato di presentare nella Lettera Pastorale.

Leggi la Lettera Pastorale 2018/2019.