Carissimi amici e collaboratori del Centro Missionario, il Natale ci riporta vicino a Gesù e in questi giorni nel presepio si nota un via vai molto simile al movimento di gente che attraversa le missioni che amiamo e conosciamo. Uomini e donne, bambini e ragazzi, giovani in cammino, portando zaini, cestini di frutta, uova, formaggi. Il racconto di Natale mantiene la realtà descritta nei Vangeli e crea una situazione magica e fiabesca. Lontanissima e innocua. Sappiamo che per qualche giorno questo quadro poetico viene tollerato, quando non addirittura sollecitato… ma la realtà preme e chiede spiegazioni. I drammi, le violenze, le aggressioni sono parte del mondo e invadono spazi, territori, case, piazze… la speranza delle persone normali come noi è che ci sia ogni tanto una tregua in questa guerra a puntate. Il Vangelo invece parla sempre di pace: non si tratta di tregua passeggera, ma di un atteggiamento fondato nel profondo dell’essere umano e divino. Certezza di una fede che vince il mondo. Ci auguriamo che il Natale riaccenda di nuovo i motivi che ispirano la ricerca della pace. Come dono condiviso, costante, continuato. Come un canto che risuona nella mente e nel cuore: indimenticabile. Preghiamo per saper ricevere pace soprattutto là dove le mani sono ferite e impoverite; chiediamo di apprezzare le tregue, ma di non abbandonare il desiderio di pace che ci viene donato insieme al Regno di Dio, alle beatitudini e agli aghi di pino, ai silenzi dei boschi e alla neve che imbianca le terre e promette raccolti nuovi e abbondanti.
Auguri di pace in questo Natale.
Il Centro missionario