Padre Mario Alberto Avilés, C. O. sarà consacrato vescovo – Intervista a Mons. Cerrato

08-12-2017

Il Santo Padre Francesco ha nominato padre Mario Alberto Avilés (che dal 2012 è Procuratore Generale della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, succedendo al nostro Vescovo mons. Edoardo Aldo Cerrato) quale Vescovo Ausiliare di Brownsville, in Texas (USA).

Nato il 16 settembre 1969 a Città del Messico, p. Avilés è entrato nell’Oratorio di Pharr, Texas. Dopo aver frequentato l’Università “Pan Americana” a Città del Messico, ha ottenuto il Baccalaureato in Filosofia e in Teologia presso il Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” a Roma, il “Master of Divinity” presso l’Università “Holy Apostles” a Cromwell (Connecticut), e in “Educationial Leadership” presso l’Università di Phoenix.

Ordinato sacerdote il 21 luglio 1998, ha svolto gli incarichi di parroco della Sacred Heart Parish, di preside della Oratory Academy and Oratory Athenaeum a Pharr, di Membro del Consiglio Pastorale Diocesano a Brownsville.

Essendo il nuovo vescovo conosciuto anche ad Ivrea, abbiamo rivolto al Vescovo Edoardo alcune domande in merito.

Eccellenza, due Procuratori Generali della Famiglia oratoriana chiamati all’Episcopato a distanza di cinque anni… Sorpreso?

La nomina di p. Mario mi riempie di gioia, anche se non posso nascondere che per l’Oratorio filippino la gioia, in questo momento, è inevitabilmente attraversata dal rammarico di perdere il servizio di un Padre la cui presenza nella Congregazione è davvero preziosa. Ma è la Chiesa che lo ha chiamato ad altro servizio, e l’importante è servire la Chiesa dove si è mandati, con l’amore per essa che san Filippo ha insegnato ai suoi figli. P. Mario, mio confratello nell’Oratorio, lo diventa ora anche nell’Ordine episcopale: una gioia davvero grande per me; e anche un grande onore reso dalla Sede Apostolica alla Congregazione.

Lei lo conosce da tempo…

Sì, da quando giunse a Roma, studente, e fu ospite alla Vallicella, negli anni di preparazione al sacerdozio. Fin da allora ne ho apprezzato la bella umanità, serena e matura, il suo equilibrio, la dedizione, l’amore per la Chiesa e, dentro la Chiesa, per l’Oratorio filippino. Sono le caratteristiche che mi hanno indotto a sceglierlo come collaboratore nei miei tre mandati di Procuratore Generale. Ho sempre ammirato lo stile, l’intelligenza e l’impegno che egli poneva in tutte le incombenze che gli ho affidato: soprattutto, ma non solo, nell’accompagnamento delle nuove comunità che nascevano negli Stati Uniti e in America Latina.

Padre Mario Alberto Avilés è americano…

Americano nella più vasta estensione del termine. E’ messicano di origine e porta in sé il “corazón latino”; ed è statunitense da quando la sua comunità è diventata l’Oratorio di Pharr (Texas), nella quale ha svolto una preziosa attività di ministero, anche in campo educativo, nell’Istituto scolastico, di circa 2000 allievi in vari gradi di istruzione, che la comunità dirige. A Pharr è stato anche parroco. E non è senza significato a sua nomina a Vescovo ausiliare della Diocesi.

Mentre sta predicando ad Andrate il ritiro dei diaconi della diocesi di Ventimiglia- Sanremo, ha pensato al regalo per il nuovo Vescovo?

Come ho fatto da Procuratore Generale e anche da Vescovo nei confronti dei miei confratelli oratoriani elevati all’Episcopato, anche a p. Mario regalerò una Croce pettorale con la Reliquia di san Filippo: porterà la croce, ma a portarla avrà con sé Filippo nostro Padre. E so che sarà in ottima compagnia! In attesa di imporgli le mani nell’Ordinazione, gli dico da Ivrea, dove egli, in questi anni, è venuto alcune volte: “Ad multos annos, caro Padre. Ne hai solo compiuti 48!”.

carlo maria zorzi