Il Vescovo incontra i movimenti – Domenica della Palme

Domenica delle Palme
28-03-2021

IL VESCOVO INCONTRA I MOVIMENTI

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Domenica delle Palme

Chiesa di S. Ulderico

Ivrea

27 Marzo 2021

Cammino Neocatecumenale

Il Cammino Neocatecumenale nasce nel 1964 nelle baracche di Palomeras Altas, nella periferia di  Madrid. L’ambiente era composto dagli strati più degradati della società: zingari e quinquis, in gran parte analfabeti, vagabondi, ladri, prostitute, giovani delinquenti, immigrati. Tra i poveri e gli emarginati, che accolgono l’annuncio di Cristo morto e risorto, lo Spirito Santo dà inizio a un processo di iniziazione cristiana sul modello del catecumenato della Chiesa primitiva.

All’inizio degli anni ‘60, Francisco José Gómez Argüello (Kiko), pittore spagnolo, Premio Nazionale di Pittura nel 1959, dopo una crisi esistenziale, scopre nella sofferenza degli innocenti il mistero di Cristo crocifisso, presente negli ultimi della terra. Questa esperienza lo porta ad abbandonare tutto e, seguendo le orme di Charles de Foucauld, va a vivere tra questa povera gente.

In questa situazione, riceve l’ispirazione della Vergine Maria: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode. L’altro è Cristo”.

Carmen Hernández, anche lei spagnola, laureata in Chimica, riceve la sua prima formazione teologica nell’Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù. Ottiene la licenza in Teologia presso i Domenicani di Valencia e scopre il rinnovamento del Concilio Vaticano II attraverso il liturgista Mons. Pedro Farnés Scherer.

Trascorre due anni in Israele, a contatto con la tradizione viva del popolo ebraico e dei luoghi della Terra Santa, poi torna a Madrid nella speranza di formare un gruppo missionario per evangelizzare i minatori di Oruro (Bolivia), grazie all’allora Arcivescovo di La Paz, Mons. Jorge Manrique Hurtado. Attraverso sua sorella viene a contatto con Kiko Argüello nelle baracche di Palomeras, dove si costruisce una baracca, appoggiata al muro di una fabbrica e inizia a collaborare con Kiko.

Il temperamento artistico di Kiko, la sua esperienza esistenziale, la sua formazione come catechista nel Movimento dei Cursillos de Cristiandad e lo slancio di Carmenper l’evangelizzazione, la sua formazione teologica, la sua conoscenza del Mistero Pasquale e del rinnovamento del Concilio Vaticano II, insieme con l’ambiente dei più poveri della terra, hanno costituito quel laboratorio dove si è realizzata la sintesi teologico-catechetica kerigmatica, che è la spina dorsale di questo processo di evangelizzazione degli adulti in cui consiste il Cammino Neocatecumenale.

Così è nata la prima comunità fondata su Parola di Dio-Liturgia-Comunità, che porta a una comunione fraterna e a una fede adulta.

Questa nuova esperienza catechetica, nata nel processo di rinnovamento suscitato dal Concilio Vaticano II, è stata accolta positivamente dall’allora Arcivescovo di Madrid, Mons. Casimiro Morcillo, che incoraggiò gli iniziatori del Cammino a diffonderla nelle parrocchie che lo ha richiedevano. L’esperienza si è diffusa gradualmente nell’arcidiocesi di Madrid, a Zamora e in altre diocesi spagnole.

Mons. Dino Torreggiani, un sacerdote italiano, conosce Kiko e Carmen e li nvita a Roma, dove arrivano nel luglio del 1968. Kiko sente la chiamata del Signore a ricominciare dalle baracche e va a vivere tra i poveri del Borghetto Latino: alcuni giovani che vi prestano servizio rimangono impressionati dalla sua esperienza e lo invitano a un incontro di comunità di base a Nemi; poi nella parrocchia romana dei Martiri Canadesi. Kiko dice loro: “La Chiesa non si rinnova con le chitarre, ma con l’annuncio del Kerigma e del Mistero Pasquale”. Nasce la prima comunità neocatecumenale dei Martiri Canadesi, formata da 70 persone.

Nel 1974 Papa san Paolo VI, in un’udienza concessa alle prime comunità neocatecumenali, riconosce il Cammino come un frutto del Concilio Vaticano II: “Quanta gioia e quanta speranza ci date con la vostra presenza e con la vostra attività!”.

I successivi Pontefici hanno promosso e riconosciuto il Cammino come frutto e ispirazione dello Spirito Santo in aiuto alla Chiesa. San Giovanni Paolo II ha promosso, rafforzato e favorito lo sviluppo di questa iniziazione cristiana degli adulti, incoraggiando nuove modalità missionarie e vocazionali, come le famiglie in missione e l’istituzione dei seminari diocesani missionari Redemptoris Mater. Benedetto XVI ha accompagnato, sostenuto e incoraggiato lo sviluppo missionario del Cammino. Nel 2008, durante il suo pontificato, gli Statuti sono stati approvati in modo definitivo dal Pontificio Consiglio per i Laici. “Ringrazio il Signore per la gioia della vostra fede e l’ardore della vostra testimonianza cristiana, grazie a Dio! Io vi ringrazio per tutto quello che fate nella Chiesa e nel mondo”, ha detto Papa Francesco nella prima udienza con gli Iniziatori e i fratelli del Cammino nel 2014.

Il Cammino Neocatecumenale è a servizio dei Vescovi e dei Parroci come itinerario di riscoperta del battesimo e della formazione permanente della fede, e viene proposto ai fedeli che desiderano ravvivare nella loro vita la ricchezza dell’iniziazione cristiana. Attualmente è presente in 134 nazioni dei 5 continenti, con 21.300 comunità in 6.270 parrocchie; le famiglie in missione sono 1.668, e di esse 216 sono missio ad gentes in città scristianizzate dei 5 continenti; 125 sono i Seminari Diocesani Missionari Redemptoris Mater.

(dal sito ufficiale del cammino neocatecumenale)

A Ivrea

Il Cammino nella nostra Diocesi è nato nel 1970 ad Ivrea per opera dei fondatori Kiko Arguello e Carmen Hernandez, accompagnati dal presbitero don Francesco Cuppini, di Bologna. E’ stata l’allora parrocchia del SS. Salvatore ad accogliere la prima catechesi grazie al parroco don Antonio Dematteis che, insieme a Paola Presbitero, si sono recati a Roma ad incontrare Kiko che a quel tempo iniziava le prime esperienze catechetiche nelle parrocchie dei Martiri Canadesi e di S. Francesca Cabrini. Da allora questa esperienza, per mezzo di catechisti formatisi nelle prime Comunità, si è allargata in altre parrocchie diocesane, come a Castellamonte, Chivasso, Strambino ed altre ancora.

Oggi si può dire che questa esperienza è presente in Diocesi in due parrocchie cittadine (S. Bernardo e Duomo): 4 Comunità, con circa 180 fratelli; e a Castellamonte, con 4 Comunità con 150 fratelli. Se si aggiungono i figli delle varie coppie, che sono educati alla fede in seno alle loro famiglie ed in Comunità, si può affermare che il numero si incrementi di 50 persone nelle due unità sia di Ivrea che di Castellamonte.

Il Cammino ha espresso vari carismi, e, oltre a catechisti locali che hanno catechizzato anche fuori Diocesi, ha dato alla Chiesa 7 presbiteri e 2 suore di clausura, oltre a catechisti itineranti (che hanno catechizzato in Scandinavia, Africa -Sud Africa, Egitto e Burkina Faso-, Malesia, Giappone, Singapore, Iraq, Perù, Ucraina, etc…), famiglie in missione (attualmente in Scandinavia ed in Sud Africa), e fratelli impiegati nelle varie parrocchie in supporto al parroco per la pastorale di mediazione (preparazione battesimi, matrimoni, post cresima, collaborazione in uffici parrocchiali, etc.). Da segnalare altresì che grazie a catechisti itineranti delle prime Comunità di Ivrea si sono aperti, in accordo e collaborazione con i Vescovi locali, seminari “Redemptoris Mater” a Copenhagen, Helsinki, Lugano e Pinerolo che ospitano rispettivamente una ventina di seminaristi ciascuno che si preparano al sacerdozio, con la prerogativa della missionarietà. Nel 2000 è stata inaugurata per opera del Cammino una nuova parrocchia nel nord della Finlandia, ad Oulu, dedicata alla Santa famiglia di Nazareth, zona dove non c’era ancora la presenza di chiese cattoliche. La parrocchia, presieduta da un parroco del Cammino, è oggi frequentata da una comunità di cattolici multietnici: lì, come ad Helsinki, dove parroco della Cattedrale è don Marco Pasinato, sono presenti famiglie del Cammino in missione. Sempre in Finlandia si è iniziata una interessante e proficua collaborazione con la comunità luterana.

Siamo grati a monsignor Vescovo per l’incontro con le comunità di Ivrea-Duomo nella chiesa di S. Ulderico dove egli, sabato scorso, 27 marzo, ha presieduto la prima celebrazione della S. Messa della Domenica delle Palme.

“Entriamo con Gesù in Gerusalemme – ha detto il Vescovo – tenendo in mano, come i pueri Hebraeorum, i nostri rami di ulivo e cantando Osanna. Entriamo nella Settimana Santa ascoltando il racconto della Passione del Signore; la Parola di Dio guida i nostri passi a vivere i grandi eventi della Pasqua del Signore, che la S. Liturgia rende presenti permettendoci di essere partecipi, non soltanto ascoltatori di un racconto… Vi ringrazio per la vostra presenza nella Diocesi di Ivrea.

In tante occasioni, in tanti incontri – non solo nella celebrazione della S. Messa – avuti con voi e con le altre comunità del Cammino vi ho detto il mio apprezzamento per la vostra esperienza di fede. Attraverso di voi saluto tutte le altre comunità che in questo momento celebrano nelle loro Parrocchie la S. Messa. Se le presenti condizioni non lo avessero impedito, avrei desiderato celebrare oggi questa S. Messa con la partecipazione di tutte, ma siamo grati al Signore per quello che già abbiamo. Saluto, con particolare affetto, i giovani delle vostre comunità, i figli che con tanta generosità le famiglie del Cammino mettono al mondo in una società che con questa generosità mostra ormai di avere scarsa dimestichezza. Tutti vi saluto con le parole a voi rivolte da Papa Francesco: “Esprimo il mio apprezzamento e incoraggiamento per tutto ciò che, attraverso il Cammino, state facendo per il bene della Chiesa. Io dico sempre che il Cammino Neocatecumenale fa un gran bene alla Chiesa!”

 e. r.