Messaggio per la Santa Pasqua 2023

Giovedì Santo 2023

«Semina la gioia gridando silenziosamente che Cristo ti rende felice. Grida con la vita che Cristo è vivo, e che la Chiesa è il luogo e lo spazio ove si attesta che Lui è il Signore risorto… Questo è il modo più autentico di cantare l’Alleluia pasquale».

Sulla soglia del Triduo Santo, mentre ci avviamo a vivere la Pasqua nella S. Messa della Cena del Signore, nella Liturgia della Sua passione e morte e nella celebrazione della Veglia della Risurrezione, prendo come luce sul cammino queste parole di padre Mariano Magrassi. 

Di esse sottolineo soltanto quel “silenziosamente” con cui il grande monaco e vescovo della Chiesa qualifica il compito di “seminare la gioia” testimoniando che Cristo ci rende felici, che “la sua gioia è in noi e la nostra gioia è piena” secondo la Sua promessa (cfr. Gv. 15,11).

“Silenziosamente” non è invito a tacere. È un “grido”, infatti, ma nasce dalla intimità del rapporto con Gesù nella preghiera, nell’ascolto della Sua Parola, nella partecipazione ai santi Misteri celebrati nella Liturgia; e di questa intimità – di quest’intima amicizia – porta l’impronta. 

“Silenziosamente” significa che prima delle parole – indispensabili sempre nel trasmettere la fede e nel “dare ragione della speranza che è in noi” (1Pt.3,15) è la nostra vita ad annunciare ciò in cui crediamo, e a mostrare, dentro alle fatiche di ogni giorno e nelle nostre fragilità, che non è la stessa cosa vivere con Cristo, o fuori dal Suo abbraccio. Il nostro vivere grida più forte del nostro parlare.

A Colui che è “la via, la verità e la vita”, venuto perché “chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv.3,16), chiediamo la grazia pasquale del perdono dei nostri peccati e la volontà di rimanere nel Suo Cuore: in una intimità che non è intimismo poiché incessantemente ci spinge a donare noi stessi a Dio e ai nostri fratelli, testimoniando davanti a tutti che Cristo è quanto abbiamo di più caro.

«Semina la gioia gridando silenziosamente che Cristo ti rende felice. Grida con la vita che Cristo è vivo, e che la Chiesa è il luogo e lo spazio ove si attesta che Lui è il Signore risorto… Questo è il modo più autentico di cantare l’Alleluia pasquale». 

Buona Pasqua, Fratelli e Sorelle!

† Edoardo, vescovo 

05-04-2023