Ufficio per l’Ecumenismo, il dialogo interreligioso e Pace

Riportiamo l’intervista alla sig.ra Anna Maria Ricchiuti responsabile dell’Ufficio per l’Ecumenismo, dialogo interreligioso e Pace pubblicata su Il Risveglio Popolare il 31 luglio 2025.

Signora Ricchiuti, due parole per farsi conoscere meglio…
Mi chiamo Anna Maria, ma in famiglia e con gli amici da sempre sono Anna. Ho quasi 59 anni, sono vedova da quattro anni di Federico Munari mancato alla fine del 2020. Lui era stato insegnante di religione presso il liceo Gramsci di Ivrea fino al 2018. Ho tre figli adulti ed un nipotino di quattro anni. La mia professione da sempre è impiegata amministrativa, prima presso il Comune di Torino, in cui sono nata e vis- suta per 30 anni, poi nel Comune di San Giusto Canavese ed attualmente nel Comune di Ivrea. Ho passione per la musi- ca e la bicicletta ed i miei attuali impegni, oltre al lavoro ed alla famiglia (in particolare il mio nipotino) consistono nell’apparte- nenza come socia all’Organizzazione di volontariato Internazionale, oggi ETS, CISV (Comunità Impegno Servizio e Volontariato) di Torino e nel prestare attività di volontariato presso la fraternità CISV del Castello Vescovile di Albiano, dove ho vissuto con la mia famiglia per 21 anni, dal 1997 al 2018.
La mia formazione cristiana è avvenuta in ambito ecclesiale, negli anni della giovinezza a Torino, nella Parrocchia di Nostra Signora della Salute e poi è continuata nel mondo giovanile francescano presso il Convento dei Frati Minori di Sant’Antonio da Padova, dove ho conosciuto quello che poi sarebbe divenuto mio marito. Ho frequentato il corso di animazione liturgica presso l’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia di Torino. Con marito e figli ho condiviso dal 1990 al 2018, con altre famiglie, fratelli e sorelle laici, l’esperienza della vita comune, nella fraternità di Reaglie a Torino e poi nella fraternità del Castello di Albiano. Nel 1999 è arrivato a vivere lì anche il Vescovo emerito monsignor Luigi Bettazzi, con il quale abbiamo convissuto per quasi venti anni.

Ci racconta come è avvenuta la sua nomina, come l’ha presa, cosa ne pensa?
La nomina a responsabile dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo, il Dialogo interreligioso e la Pace, che considero un grande dono ma anche una grande responsabilità, è avvenuta… con sorpresa: non nascondo che ho voluto pensarci un po’ ma alla fine ho deciso di accettare soprattutto perché so che non sarò da sola a svolgere questo compito ma sarà coinvolta l’intera fraternità Cisv del Castello di Albiano, secondo l’intenzione del Vescovo Daniele. Considero l’esperienza della vita comune come preziosa e fondante sia sotto il profilo spirituale che sotto quello umano: abbiamo sperimentato la possibilità di aprirci agli altri, la bellezza dell’incontro con credenti di altre fedi e l’amicizia con cristiani di altre confessioni, soprattutto durante i dieci anni, dal 2003 al 2013, in cui mio marito ha ricoperto lo stesso incarico che oggi è stato chiesto a me. Sono consapevole di aver ricevuto molto in questi anni, e soprattutto sapendo di essere attorniata dalla pre- senza di fratelli, sorelle ed amici che condividono il desiderio di continuare il cammino ecumenico di questa Diocesi, ringrazio il Vescovo per questo incarico che, con tutta umiltà e consapevole dei miei limiti, spero di saper svolgere.

All’ecumenismo e dialogo il vescovo Daniele ha aggiunto al suo Ufficio il tema della Pace. Cosa ne pensa e come intende operare per rispondere a questa ulteriore responsabilità in un tempo così “in guerra”?
La presenza del Vescovo Luigi in fraternità, importante punto di riferimento e testimonianza per il tema della Pace ed il suo instancabile entusiasmo nel raccontare e far conoscere anche ai giovani il Concilio Vaticano II, con le sue istanze di rinnova- mento in tutti i campi ed anche in quello del dialogo tra cristiani di diverse confessioni e tra credenti di diverse fedi, ha reso ancora più ricca questa esperienza di vita in fraternità, e certamente mi sarà d’aiuto per dare consistenza ad attività che convergano su questo tema per viverlo prima di tutto fra noi e poi per saper guardare con consapevolezza a quanto accade nel mondo.

Anna, ha già un’idea delle prime cose che farà e come le farà?
Credo sia importante fare tesoro del lavoro svolto nel corso degli anni da coloro che mi hanno preceduto in questo incarico e darvi quindi continuità, aggiungendo la particolare attenzione al tema della Pace che in questo difficile momento storico credo possa essere un importate elemento di unione e condivisione fra i cristiani e i credenti appartenenti ad altre religioni ed anche i non credenti. Sarà anche importante continuare a coltivare le relazioni di amicizia costruite negli anni con le diverse Chiese Cristiane presenti sul territorio della diocesi e sulla base di queste, individuare insieme delle possibili iniziative comuni.

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Responsabile: sig.ra Anna Maria Ricchiuti
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Telefono: 0125.43682