Author: admindiocesi

“Buona scuola!” Messaggio per l’inizio del nuovo anno scolastico

Come si dice – e non per un semplice atto di cortesia – “buongiorno”, “buonasera”, “buone vacanze”, “buon lavoro” e buon… tante altre cose, dico “Buona scuola!” a docenti e studenti sulla soglia del nuovo anno scolastico.

Ogni anno ho voluto sottolineare qualche aspetto fondamentale del “fare scuola”, del “vivere la scuola”. Quest’anno, mentre ancora l’epidemia continua e il clima di paura, di ansia e di sfiducia non è scomparso nemmeno nella migliorata situazione sanitaria, vorrei dire, a tutti coloro che nella scuola sono chiamati ad operare, quello che diceva madre Teresa di Calcutta: «Finché gridiamo: è buio! non si accende la luce. Accendila tu!».

Chi sia questo “tu” è facile immaginare. Quando un giornalista chiese a madre Teresa “quale è il problema più grande nel mondo”, lei, Nobel per la pace (1979) per l’impegno verso i più poveri e il rispetto del valore e la dignità di ogni singola persona, rispose: “you and me: tu e io”!

Occorre partire da chi io sono, da come sono, da che cosa intendo fare, da che cosa realmente faccio, da come vivo non un aspetto della vita, ma la vita in tutta la sua ampiezza…

Ho ripensato a questo “you and me” leggendo il Messaggio indirizzato da Papa Francesco, in agosto, ai partecipanti al Meeting di Rimini che ha avuto come tema l’affermazione di Søren Kierkegaard: “Il coraggio di dire io”. “È un titolo quanto mai significativo nel momento in cui si tratta di ripartire con il piede giusto, per non sprecare l’occasione data dalla crisi della pandemia. “Ripartenza” è la parola d’ordine. Ma la ripartenza non si realizza automaticamente. Il coraggio di rischiare è innanzitutto un atto della libertà. La società ha necessità vitale di persone che siano presenze responsabili: persone: non un “io” concentrato sui propri bisogni e i propri diritti soggettivi, ma un “io” aperto agli altri, proteso a formare il “noi” della fraternità e dell’amicizia sociale. C’è bisogno innanzitutto di qualcuno che abbia il coraggio di dire “io” con responsabilità e non con egoismo, comunicando con la sua stessa vita che si può cominciare.

Da dove può venire il coraggio?” si chiede Papa Francesco. Ai credenti in Gesù Cristo risponde: “la ragione profonda del coraggio è Cristo. La gioia del Vangelo infonde l’audacia di percorrere nuove strade”.

“Ripresa” è parola ricorrente in vari ambiti della società. Ma la “ripresa” non può essere una ripartenza da “dove eravamo rimasti”: occorrono – sono indispensabili – dei profondi cambiamenti. Chi deve cominciare? È qui che si colloca il “coraggio di dire io”.

Buona scuola!

† Edoardo, vescovo

Pellegrinaggio annuale della Diocesi al santuario di N. Signora Regina del Monte di Oropa

7 Agosto 2021

Pellegrinaggio diocesano di Ivrea con il vescovo Mons. Cerrato, il vescovo emerito Mons. Bettazzi e il vescovo di Biella Mons. Farinella. Foto di Lorenzo Iorfino.


Mandato ai catechisti

  • Giovedì 23 settembre 2021: Vicaria Serra. Chiesa parrocchiale di Caravino
  • Venerdì 24 settembre 2021: Vicaria calusiese/strambinese. Chiesa parrocchiale di Tonengo di Mazzè
  • Mercoledì 29 settembre 2021: Vicaria urbana e Vicaria pedemontana/Valchiusella/Valle Dora. Chiesa parrocchiale del S. Cuore – Ivrea
  • Giovedì 30 settembre 2021: Vicaria chivassese. Santuario della Madonnina – Verolengo
  • Venerdì 1 ottobre 2021: Vicaria rivalorese. Chiesa parrocchiale di Bosconero
  • Lunedì 4 ottobre 2021: Vicaria castellamontese – Valli Orco e Soana. Chiesa parrocchiale di Castellamonte

La Santa Messa verrà celebrata alle ore 20:30


4. Seconda riunione dei Vicari Episcopali e Foranei

Giovedì 15 giugno 2021 si è tenuta a Villareggia, sotto la presenza di Mons. Vescovo, la seconda riunione dei Vicari Episcopali e Foranei per continuare il confronto e predisporre il futuro Cammino sinodale che vedrà impegnata la Chiesa universale e la Chiesa che è in Italia, come richiesto da disposizioni Superiori.

I partecipanti hanno ribadito che consultazione, come richiesto dalla Sede Apostolica, sia di tutto il popolo cristiano e non soltanto di piccoli gruppi o dei “soliti”; che sia reale, concreta, fruttuosa e possa segnare anche una ripresa delle attività, con un accento forte posto sulla missione, priorità della Chiesa nei nostri tempi. Al momento dalla Segreteria Generale del Sinodo non sono ancora pervenuti i documenti annunciati.

I Vicari, nell’attesa di indicazioni autorevoli da parte della S. Sede e della CEI, sottolineano la necessità di lavorare su due piani: un piano pastorale “snello” per coloro che ancora frequentano la Chiesa; uno slancio missionario rinnovato verso tutti coloro che attualmente sono ai margini della Chiesa e della sua vita.

Nella prossima riunione, che si terra in settembre, Mons. Vescovo, ascoltato il parere dei Vicari Generale, Episcopali e Foranei, nominerà un Coordinatore dell’équipe sinodale, la quale, già in questa riunione si è deciso che sia composta di 5 membri: il coordinatore, il segretario, un Parroco, 2 laici scelti nell’ambito delle attività catechistiche e di quelle caritative.


Il Signore ha chiamato a sé il Sacerdote Can. Tarcisio CUA

Il Signore ha chiamato a sé il Sacerdote

Can. Tarcisio CUA

Parroco emerito di Rondissone e di Mandria

Canonico della Collegiata di Chivasso

di anni 88

Alla luce della speranza cristiana

e ringraziando coloro che lo ricorderanno nella preghiera,

ne danno l’annuncio:

mons. Edoardo Cerrato, Vescovo di Ivrea,

mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito,

unitamente al Presbiterio diocesano.

 

I funerali si svolgeranno

nella Chiesa Parrocchiale di Alice Castello,

mercoledì 14 luglio alle ore 16


3. Lettera del Dicastero Vaticano per la Vita consacrata

Ivrea, 29 Giugno 2021

Solennità dei SS. Apostoli Pietro e paolo

Il 24 giugno scorso il Dicastero Vaticano per la Vita consacrata ha inviato ai Religiosi e alla Religiose una Lettera in vista del Sinodo. Trasmettendola ai Vescovi delle Diocesi per opportuna conoscenza, il Card. Prefetto scrive:

“Si tratta di uno scritto con il quale abbiamo sollecitato e stimolato i consacrati e le consacrate di tutto il mondo a prendere parte attiva nel cammino. A Lei chiediamo di avere un’attenzione particolare per le diverse comunità di vita consacrata presenti nella sua diocesi così come per la specificità delle differenti forme di vita consacrata. Come potrà leggere, ai consacrati e alle consacrate abbiamo chiesto di condividere esperienze, intuizioni e desideri, con libertà, superando ogni timidezza, senso di inferiorità o peggio ancora di recriminazione, ma anche nella minorità.  Ci auguriamo che questa prima fase del cammino sinodale, caratterizzata dall’ascolto, diventi espressione di mutuae relationes improntate al principio della comunione e della coessenzialità”.

Essendo stato trasferito ad altra comunità salesiana don Gaetano Finetto, che svolgeva l’incarico di Vicario Episcopale per la Vita Consacrata, Mons. Vescovo ha nominato don Andrea Plichero suo Delegato per le comunità religiose della diocesi con il compito di coordinare la consultazione delle stesse.

 


Primi passi del cammino sinodale

Nella mattinata di giovedì 24 giugno si è tenuta – convocata da Monsignor Vescovo – la prima riunione dei Vicari Generale ed Episcopali e dei Vicari Foranei per dare avvio ad un primo confronto su quanto richiesto alle Diocesi dal Sinodo dei Vescovi con sua “Nota” ricevuta e trasmessa il 23 maggio u.s.

In attesa di ricevere dalla Sede Apostolica l’annunciato “Documento preparatorio, accompagnato da un Questionario e da un Vademecum con proposte per realizzare la consultazione in ciascuna diocesi”, i presenti si sono espressi sulla linea proposta da Monsignor Vescovo e già pubblicata sul “Risveglio popolare” del 24 giugno (a cui si rimanda): “ascolto reale del Popolo di Dio… partecipazione di tutti al processo sinodale… ascolto della totalità dei battezzati”.

Nel prossimo incontro, fissato per il 15 luglio, i partecipanti preciseranno quanto, nel frattempo, hanno ulteriormente pensato circa le modalità pratiche della consultazione. È stata evidenziata nel primo incontro l’importanza della consultazione e si è sottolineato, fra l’altro, che essa fornirà l’occasione di una ripresa di incontri e di attività rallentate – e in alcuni casi addirittura sospese – a causa della situazione epidemica.

In ottemperanza a quanto stabilito dalla Sede Apostolica – Ogni vescovo nominerà – prima di ottobre 2021 – un responsabile (eventualmente un’equipe) diocesano della consultazione sinodale, che possa fungere da punto di riferimento e di collegamento con la Conferenza Episcopale e che accompagni la consultazione nella Chiesa particolare in tutti i suoi passi” – Monsignor Vescovo raccoglierà, nella riunione del 15 luglio, i pareri dei Vicari. Dell’equipe, come è stato nella riunione del 24 giugno, fungerà da segretario il padre Davide Damiano.


2. Riunione del 23 giugno 2021

Nella mattinata di giovedì 24 giugno si è tenuta – convocata da Monsignor Vescovo – la prima riunione dei Vicari Generale ed Episcopali e dei Vicari Foranei per dare avvio ad un primo confronto su quanto richiesto alle Diocesi dal Sinodo dei Vescovi con sua “Nota” ricevuta e trasmessa il 23 maggio u.s.

In attesa di ricevere dalla Sede Apostolica l’annunciato “Documento preparatorio, accompagnato da un Questionario e da un Vademecum con proposte per realizzare la consultazione in ciascuna diocesi”, i presenti si sono espressi sulla linea proposta da Monsignor Vescovo e già pubblicata sul “Risveglio popolare” del 24 giugno (a cui si rimanda): “ascolto reale del Popolo di Dio… partecipazione di tutti al processo sinodale… ascolto della totalità dei battezzati”.

Nel prossimo incontro, fissato per il 15 luglio, i partecipanti preciseranno quanto, nel frattempo, hanno ulteriormente pensato circa le modalità pratiche della consultazione. È stata evidenziata nel primo incontro l’importanza della consultazione e si è sottolineato, fra l’altro, che essa fornirà l’occasione di una ripresa di incontri e di attività rallentate – e in alcuni casi addirittura sospese – a causa della situazione epidemica.

In ottemperanza a quanto stabilito dalla Sede Apostolica – Ogni vescovo nominerà – prima di ottobre 2021 – un responsabile (eventualmente un’equipe) diocesano della consultazione sinodale, che possa fungere da punto di riferimento e di collegamento con la Conferenza Episcopale e che accompagni la consultazione nella Chiesa particolare in tutti i suoi passi” – Monsignor Vescovo raccoglierà, nella riunione del 15 luglio, i pareri dei Vicari. Dell’equipe, come è stato nella riunione del 24 giugno, fungerà da segretario il padre Davide Damiano.

1. Nota di Monsignor Vescovo alla Diocesi

24 giugno 2021

Il 23 maggio scorso, appena ricevuta, tramite la Nunziatura, la documentazione inviata dalla Sede Apostolica sul Sinodo dei Vescovi del 2023 e sulle adempienze chieste alle singole diocesi in vista di esso, ho trasmesso ai Vicari Generale ed Episcopali e ai Vicari Foranei, insieme alla “Nota” redatta dal Synodus Episcoporum, la convocazione per una riunione destinata ad un primo confronto sull’impostazione da dare, nella nostra diocesi, all’impegnativo cammino sinodale.

Ciò che nella convocazione ho tenuto a sottolineare è che si tratta – afferma la “Nota” suddetta – di «rendere possibile l’ascolto reale del Popolo di Dio e di garantire la partecipazione di tutti al processo sinodale» attraverso l’«ascolto della totalità dei battezzati».

Ritengo che queste precisazioni – “ascolto reale del Popolo di Dio… partecipazione di tutti al processo sinodale… ascolto della totalità dei battezzati” siano fondamentali. E non vorrei che venissero trascurate, a favore di altre modalità di consultazione.

La consultazione coinvolgerà, dunque, nelle forme che si giudicheranno idonee e possibili, tutte le comunità cristiane della diocesi e le invito fin d’ora a mettere ogni impegno perché i pareri e le considerazioni emerse al loro interno non siano solo il prodotto di “esperti” e di “rappresentanti” – quelli che normalmente mostrano interesse per tali cose e ne parlano – ma espressione anche di quei battezzati che normalmente sono poco inclini a far sentire la loro voce, talora intimiditi dalle capacità espressive di chi sa parlare. Ha affermato, infatti, il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana: si tratta di “mettere in campo percorsi sinodali capaci di dare voce ai vissuti e alle peculiarità delle nostre comunità ecclesiali, contribuendo a far maturare, pur nella multiformità degli scenari, volti di Chiesa nei quali sono rintracciabili i tratti di un Noi ricco di storia e di storie, di esperienze e di competenze, di vissuti plurali dei credenti, di carismi e ministeri, di ricchezze e di povertà” (Relazione alla Assemblea generale della CEI, Roma 25–5-2021).

I temi della consultazione saranno quelli che la Sede Apostolica indicherà: “La Segreteria Generale del Sinodo – si legge nella “Nota” – invierà un Documento preparatorio, accompagnato da un Questionario e da un Vademecum con proposte per realizzare la consultazione in ciascuna diocesi”.

L’apertura del Sinodo dei Vescovi “avrà luogo tanto in Vaticano quanto in ciascuna diocesi. Il cammino sarà inaugurato dal Santo Padre in Vaticano il 9-10 ottobre. Con le medesime modalità, domenica 17 ottobre, si aprirà nelle diocesi, sotto la presidenza del rispettivo vescovo”.

Le indicazioni fornite dalla citata “Nota” per la fase diocesana (ottobre 2021–aprile 2022) sono le seguenti:

“Ogni vescovo nominerà (prima di ottobre 2021) un responsabile (eventualmente un’equipe) diocesano della consultazione sinodale, che possa fungere da punto di riferimento e di collegamento con la Conferenza Episcopale e che accompagni la consultazione nella Chiesa particolare in tutti i suoi passi.

La consultazione nelle diocesi si svolgerà attraverso gli organi di partecipazione previsti dal diritto, senza escludere le altre modalità che si giudichino opportune perché la consultazione stessa sia reale ed efficace (cfr. Episcopalis Communio, 6).

La consultazione del Popolo di Dio in ciascuna diocesi si concluderà con una Riunione pre- sinodale, che sarà il momento culminante del discernimento diocesano.

Dopo la chiusura della fase diocesana, ogni diocesi invierà i suoi contributi alla Conferenza Episcopale entro la data stabilita dalla propria Conferenza episcopale”.

† Edoardo, vescovo.