Omelia nella Messa Vigiliare della Solennità di Pentecoste Ivrea, Monte Stella, 30 Maggio 2020

30-05-2020

Sia lodato Gesù Cristo!

Siamo qui, carissimi Fratelli e Sorelle, a concludere, con il nostro annuale e lieto omaggio a Maria, il mese di Maggio a Lei particolarmente dedicato, mentre i 50 giorni di festa per la Risurrezione del Signore raggiungono il loro vertice nella solennità di Pentecoste, quando lo Spirito Santo promesso da Gesù ai suoi discepoli, fu effuso su di essi, riuniti nel Cenacolo.

Anche allora, come lo sarà in seguito, Maria era presente: se il Dono dello Spirito – sceso come rombo di vento gagliardo che riempì tutta la casa e sotto forma di fiammelle come di fuoco – per la prima volta si posò su tutti gli altri, Maria, da questo Dono, già era stata raggiunta nell’abbraccio dello stesso Spirito che la avvolse, nella casa di Nazaret, nel momento in cui il Verbo eterno di Dio si fece carne nel suo grembo di donna e venne ad abitare in mezzo a noi: “Non temre, Maria – le disse l’angelo – perché hai trovato grazia presso D… Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà da te sarà dunque il Santo, il Figlio di Dio”.

Donna dello Spirito, in modo speciale, Maria lo fu dunque fin da quel momento. In Lei, concepita immacolata proprio in vista di questo straordinario evento dell’Incarnazione di Dio, inizia la storia nuova di cui, per grazia di Dio, noi siamo partecipi. Donna dello Spirito e, da quel momento anche Madre della Chiesa, perché Madre del Dio fatto Uomo, del Capo del Corpo di cui noi siamo membra. Gesù Le affiderà, sul Calvario, tutti i Suoi discepoli nella persona di Giovanni, che era là, ai piedi della croce; Giovanni la accolse nel suo cuore, in quanto egli era nel profondo di sé, e la accolse nella sua casa; da quel momento, con Giovanni, Maria fece parte della comunità dei discepoli, e stava con loro, nell’ascolto degli insegnamenti degli Apostoli, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, nella comunione. Strava con loro, come una di loro, ma tutti sapevano che era immensamente  più di tutti loro: era la testimone fedele di quanto avvenuto nei trenta anni della vita nascosta di Gesù; la testimone fedele di quel mistero che nella sua carne si era compiuto per opera dello Spirito Santo. L’annotazione degli Atti degli Apostoli che raccontano della comunità cristiana: “E c’era la Madre di Gesù”, non è un semplice dettaglio: è 1 annotazione di intenso valore: dice il posto di Maria nella Chiesa, dice la sua presenza di testimone privilegiata e di Madre di tutti i discepoli!

Oggi, al termine di questo mese di maggio, noi rinnoveremo – lo abbiamo fatto tante volte, ma è sempre come fosse la prima, la consacrazione della Diocesi al Cuore Immacolato della Vergine, pregandola che interceda per tutti noi affinché quel “Vieni” che diciamo allo Spirito Santo sia espressione del nostro più profondo desiderio, affinché il nostro cuore e tutta la nostra vita si apra ad accoglierlo e si lasci da Lui plasmare …

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio d tua luce.

Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni luce dei cuori.

Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.

Nella fatica riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.

O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi sette santi doni.

Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen. Alleluia.

Luce, dono, consolazione, forza, sollievo, virtù, premio, gioia eterna!

Capolavoro dello Spirito Santo, al di sopra e più in alto di tutti i Santi, è Lei, la Vergine Maria! Et concepit de Spiritu Sancto, diciamo ogni giorno, tre volte al giorno, nella preghiera dell’Angelus, mentre le campane delle nostre chiese annunciano il mistero di cui Maria è intima parte, il mistero della nostra salvezza. E con l’Ave Maria, ripetuta filialmente nell’Angelus e nel S. Rosario, Le chiediamo, come anche in questo momento: “Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.

Sia lodato Gesù Cristo!