Vademecum per la compilazione del RESOCONTO AMMINISTRATIVO PARROCCHIALE

Premessa

In questo vademecum, rivolto in modo particolare ai parroci ed ai membri del Consiglio Parrocchiale Affari Economici (C.P.A.E.), vengono fornite alcune indicazioni pratiche per la compilazione dei moduli del Rendiconto Amministrativo Parrocchiale, che è uno degli adempimenti amministrativi che ogni parrocchia è chiamata ad assolvere in base alla normativa canonica (cfr. C.I.C., can. 1284 § 2,8 e can.1287 §1).
Il rendiconto annuale, che comprende sinteticamente tutte le attività della parrocchia, seppure svincolato da qualsiasi rilevanza civile e/o fiscale, rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per la verifica di una corretta e ordinata gestione amministrativa dell’Ente Parrocchia.
Inoltre questo rendiconto ha una duplice utilità: da un lato aiuta la parrocchia a tenere sotto controllo l’amministrazione, fornendo i punti di riferimento per valutare obiettivamente potenzialità ed esigenze finanziarie; dall’altro lato aiuta l’Ordinario diocesano ad esaminare le eventuali richieste di contributo economico o di autorizzazione per l’esecuzione di atti di straordinaria amministrazione.
La contabilità di questo tipo di rendiconti si basa su di un “criterio di cassa”, con la conseguente redazione di un conto economico (Entrate/Uscite del periodo 1 gennaio - 31 dicembre), corredato dallo Stato Patrimoniale ed Aspetto Finanziario e dal Preventivo per l’anno seguente.
In riferimento al C.P.A.E. vale la pena ricordare essere obbligatorio costituirlo in tutte le Parrocchie (cfr. C.I.C., can. 537); il parroco abbia cura di predisporre un elenco dei membri (utilizzando il modulo allegato “MODULO 16”) e di trasmetterlo quanto prima alla Curia Vescovile. Allo stesso modo il parroco è tenuto a comunicare ogni variazione dei membri.

Entrate / Uscite

Tutte le entrate e tutte le uscite della cassa parrocchiale devono essere indicate con precisione e distinte secondo la loro natura (ordinarie / straordinarie).
Qualora vi siano singole voci di entrate straordinarie o di uscite straordinarie con importi elevati, occorre allegare una relazione accompagnatoria che ne illustri le motivazioni.
Nell’unica cassa parrocchiale è necessario che confluiscano tutti i proventi destinati alla parrocchia, compresi quelli patrimoniali e quelli frutto di specifiche realtà (Cappellanie, Santuari, Oratori, opere assistenziali ed educative dell’Ente Parrocchia). Queste ultime possono mantenere una distinta contabilità, pur restando nell’ambito della gestione generale della parrocchia (cfr. Istruzione in materia amministrativa 2005 della CEI, n. 107). A questo proposito è necessario allegare al Rendiconto anche il Bilancio di queste Attività commerciali.

Stato Patrimoniale ed Aspetto Finanziario

La compilazione dello Stato Patrimoniale ed Aspetto Finanziario permette di avere sempre presente il patrimonio della parrocchia e nel momento di un cambiamento del parroco, di fornire al nuovo le informazioni necessarie per continuare la custodia dei beni parrocchiali.
Vale la pena ricordare che “qualsiasi somma di denaro di pertinenza della parrocchia depositata sotto qualunque forma in un istituto bancario o postale o investita, deve essere intestata in maniera esclusiva alla parrocchia, secondo la corretta denominazione, con la firma di traenza attribuita al solo legale rappresentante” (Istruzione in materia amministrativa 2005 della CEI, n. 110).
Occorre allegare al rendiconto una copia degli estratti conto e degli eventuali depositi di titoli aggiornati al 31 dicembre dell’anno di riferimento.

Preventivo

Sebbene non sempre sia facile preventivare con precisione entrate ed uscite per l’anno seguente, è comunque importante poter stimare, ad esempio, i costi di attività o lavori di manutenzione che si intende intraprendere nel corso dell’anno successivo. In questo è particolarmente utile la condivisione tra il parroco ed i membri del C.P.A.E..
Si raccomanda comunque ad un’estrema prudenza nel decidere di intraprendere nuovi progetti di manutenzione fintanto che quelli vecchi non sono completamente conclusi e/o finanziati.

Revisione e consegna

Il rendiconto deve essere compilato in ogni sua parte (consuntivo entrate-uscite, stato patrimoniale e aspetto finanziario, preventivo), esaminato collegialmente e sottoscritto dal parroco insieme ai membri del C.P.A.E. e presentato presso l’Ufficio Amministrativo della Curia Vescovile entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.
Contestualmente alla presentazione del rendiconto, le parrocchie sono altresì tenute al versamento delle tasse diocesane sulle entrate:

  • 2% su quelle ordinarie (calcolato sulle voci del rendiconto Totale Entrate Ordinarie A);
  • 10% su quelle straordinarie (calcolato unicamente sulle voci del rendiconto C13a lasciti, eredità, donazioni e C13b vendite di beni mobili e immobili).

In merito alla tassa diocesana del 2% sulle entrate versata alla Curia, occorre precisare che va inserita a bilancio quella effettivamente pagata nell’anno cui si riferisce il rendiconto, ovvero quella dell’anno precedente, secondo il “criterio di cassa” (ad esempio nel bilancio del 2016 va riportata alla voce “A15 - tassa diocesana del 2% sulle entrate ordinarie” quella effettivamente pagata nel 2016, ovvero quella che si riferisce al 2015).
Al momento della consegna il modulo viene vistato dalla Curia Vescovile, con restituzione di una copia come ricevuta dell’avvenuta consegna e del relativo versamento delle tasse diocesane.
Le rendicontazioni incomplete non verranno accettate, così come non saranno accettate le rendicontazioni senza il versamento delle tasse diocesane.
L’Economo diocesano comunicherà entro l’anno eventuali correzioni da apporre al Rendiconto presentato oppure la conferma dell’avvenuto controllo e acquisizione del medesimo.

Modulistica

È obbligatorio l’utilizzo del nuovo modulo e non verranno accettati moduli diversi.
Per questo motivo è stata predisposta anche una versione informatizzata del modulo (PDF compilabile), reperibile nella sezione “DOCUMENTI”: si tratta di un sistema molto semplice ed intuitivo, pensato sia per chi già aveva l’abitudine di compilare il Rendiconto in modo “informatico”, ma anche per chi non ha molta dimestichezza con il computer.

Per eventuali ulteriori chiarimenti è possibile rivolgersi presso gli Uffici della Curia Vescovile.