Al Clero e ai Laici della Diocesi di Ivrea

Comunicato del Vescovo Edoardo - 8 marzo

Nel rendere pubblico il Comunicato della Conferenza Episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta con le decisioni che domani 9 marzo entrano in vigore a causa della situazione attuale, ancora una volta, la terza in queste due ultime settimane, chiedo ai Sacerdoti di non omettere le celebrazioni delle S. Messe, anche se si tratta di celebrarle senza il concorso di popolo.

Invito i fedeli – che sono perciò dispensati dal precetto festivo – a unirsi spiritualmente alla celebrazione della S. Messa nei giorni feriali e in quelli festivi e ad intensificare la preghiera per chiedere al Signore protezione e la grazia della cessazione dell’epidemia.

Invito tutti a chiedere a Dio, per l’intercessione potente della Vergine Santissima e dei nostri Santi Patroni, la grazia di un profondo risveglio della fede e, con essa, della speranza e della carità. Che questo tempo di prova ci trovi aperti ad un cammino di vera conversione: al cambiamento del modo di pensare (cfr. Mc, 1,15) che è la sorgente di un diverso modo di vivere.

A tutti ricordo la Parola del Signore: “Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,1-2).

La Diocesi

– ha bisogno di unità: unità tra i sacerdoti, unità tra i fedeli laici, unità nelle legittime sensibilità diverse, unità che è il grande desiderio del Cuore di Cristo, e la Sua preghiera al Padre: “che siano uno, affinché il mondo creda”.

– Ha bisogno di slancio missionario per la “Nuova Evangelizzazione”: i lontani debbono non solo sentire l’annuncio, ma poter vedere in noi che l’adesione a Cristo trasforma la vita e la rende più bella, la arricchisce di umanità, la realizza davvero!

– Ha bisogno di rispondere al grande appello, che ci viene dalla Chiesa, ad essere “Casa di preghiera”, luogo fraterno in cui si incontra il Signore nell’autenticità della Sua Parola e della Sua dottrina, nella vita sacramentale; luogo di accoglienza per chi cerca la pace nel turbinio dell’esistenza quotidiana, per chi cerca la consolazione che viene da Dio…

Preghiamo!

Regina e Madre nostra, noi ci affidiamo al Tuo Cuore Immacolato!

Facci comprendere, o Madre, che solo la santità ci rende interessanti al mondo, e che ogni altra impresa, senza di essa, non lascia traccia. Strappa da noi le illusioni vane! Illumina le menti con la luce della Verità, riscalda i cuori con la fiamma della Pentecoste.

Conferma i sacerdoti nell’impegno di configurarsi a Cristo Pastore. Sostieni le nostre comunità, le famiglie, i singoli nella fedeltà al Vangelo. Favorisci e proteggi il sorgere delle vocazioni sacerdotali e religiose, la vita laicale vissuta come autentica vocazione ad animare cristianamente le realtà terrestri.

Aiuta il tuo popolo ad uscire da un clima di secolarizzazione che ottunde le menti e rattrista la vita. Donaci il gusto dell’adorazione a Dio, dell’umiltà evangelica, dei princìpi a cui non si può rinunciare senza che vada perduto il senso stesso della vita!

Ancora e sempre, noi ci affidiamo a Te, nostra Madre!

† Edoardo, vescovo